90min difficili, 35ª giornata di Serie A: la pareggite, parte II

Un altro turno caratterizzato dal numero eccessivo di pareggi.
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Un'altra settimana, un'altra squadra di Serie A in difficoltà. 

Ecco 90min Difficili, una serie in cui verrà evidenziata la prestazione più negativa, secondo noi, tra le 20 squadre del massimo campionato italiano. Tornando indietro nel tempo ci concentreremmo sul Genoa alla 1ª, poi Torino e Fiorentina, e ovviamente Empoli e Milan (insieme), per concludere con la Juventus. Di seguito invece la lista degli episodi precedenti, dalla sesta giornata in poi.

35 turni a referto, 9 punti alla fine. La Serie A si sta chiudendo e manca ancora l'ufficialità riguardo molti verdetti. La tendenza però, come accaduto nella 32ª giornata è quella alla pareggite, con il record di segni X nello stesso turno (7) eguagliato ancora una volta, solo qualche settimana più tardi.

Chi muove la classifica?

A poche giornate dal termine della Serie A un punto non muove la classifica, la consolida. Questo è abbastanza evidente dalla situazione che contraddistingue sia la lotta per l'Europa che quella per non retrocedere. Tra le innumerevoli squadre in corsa per questi obiettivi, soltanto in tre sono riuscite a vincere e rosicchiare due punti alle antagoniste.

Partiamo dall'Atalanta, ora a pari merito al quinto posto con la Roma, con una gara da recuperare e lo scontro diretto da affrontare domenica prossima. A Salerno la squadra di Gasperini è partita con la formazione quasi titolare e ha forse sottovalutato l'impegno, almeno inizialmente, trovandosi sotto di una rete al duplice fischio di Feliciani e rimontando soltanto nella seconda parte, per poi rischiare negli ultimi minuti di gara.

Teun Koopmeiners
US Salernitana v Atalanta BC - Serie A TIM / Francesco Pecoraro/GettyImages

Una vittoria cruciale per arrivare al triplo impegno più importante della storia bergamasca (Semifinale di Europa League, Atalanta-Roma, Finale di Coppa Italia), così come lo è stata quella del Sassuolo che nella corrente stagione sta rischiando seriamente la retrocessione. Una vittoria che fa arrabbiare Consigli per le potenzialità della squadra neroverde capace di conquistare la metà dei suoi 29 punti contro Inter, Juventus, Milan e Fiorentina; un successo di misura che riduce il vantaggio delle inseguitrici accendendo un bagliore di speranza al Mapei, in una giornata in cui molte speravano di doversi guardare soltanto dall'Udinese.

Poi il Verona, che con la vittoria per 2-1 sulla Fiorentina di Vincenzo Italiano, sta costruendo al Bentegodi la sua fortuna nel girone di ritorno, confermandosi nella metà sinistra della classifica per quanto riguarda il 2024 casalingo. Baroni, considerata la rivoluzione nel mercato di gennaio, ha compiuto un autentico capolavoro ed è a un passo dalla matematica salvezza.

Calcoli in corso

Con 9 punti a disposizione, se esistono davvero nel calcio i momenti in cui ci siede a tavolino per fare dei calcoli, possiamo dire che ci troviamo di fronte a uno di questi. Per scoprire la soglia salvezza delle ultime 19 stagioni vi invitiamo a cliccare sotto. Nella corrente, considerato l'andamento e la media punti delle squadre, è molto probabile che si possa festeggiare la matematica salvezza intorno ai 35.

Dunque una vittoria per Frosinone ed Empoli, un paio di punti per Verona e Cagliari con l'obiettivo di tenere a distanza le attuali retrocesse Sassuolo e Udinese, nella speranza dei tifosi che quanto visto finora possa modificarsi negli ultimi tre atti.

Calcoli che potranno riguardare anche la zona europea, in particolare quella relativa alla Champions League, nella quale Thiago Motta e Gasperini devono difendersi dal probabile tentativo di recupero della Roma di Daniele De Rossi, ora virtualmente in svantaggio con la Dea, con uno scontro diretto che potrebbe cambiare ancora la situazione.

Tammy Abraham
AS Roma v Juventus - Serie A TIM / Silvia Lore/GettyImages

Il pareggio ha due facce e a confermarlo è stato anche Massimiliano Allegri nel postpartita di Roma-Juventus. Una gara che, secondo il tecnico livornese, i bianconeri dovevano vincere nella fase iniziale del secondo tempo e che poi, a causa della reazione giallorossa, non dovevano rischiare di perdere nel finale (si riferisce all'occasione sciupata da Abraham), considerato che il pareggio avrebbe permesso alla Juventus un vantaggio in caso di arrivo a pari punti. Il male minore che in certi periodi della stagione può assumere le sembianze di un successo.

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