90min difficili, 15ª giornata di Serie A: il Milan

Una sconfitta pesante in vista di una gara decisiva.
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Un'altra settimana, un'altra squadra di Serie A in difficoltà. 

Ecco 90min Difficili, una serie in cui verrà evidenziata la prestazione più negativa, secondo noi, tra le 20 squadre del massimo campionato italiano. Tornando indietro nel tempo ci concentreremmo sul Genoa alla 1ª, poi Torino e Fiorentina, e ovviamente Empoli e Milan (insieme), per concludere con la Juventus. Di seguito invece la lista degli episodi precedenti, dalla sesta giornata in poi.

Un'altra volta il Milan, un mese più tardi.

Confusione

Fosse finita 2-2 la partita c’erano tante cose positive. Ci sono state tante cose positive dentro la nostra partita - ha detto Stefano Pioli nel postpartita di Dazn. Ma è davvero così? Cosa si può trovare di positivo nella gara dei rossoneri?

Se fosse finita 2-2 forse si sarebbe posizionato il focus sulla resilienza degli uomini di Pioli, capaci di riprendere il risultato due volte e di resistere in inferiorità numerica (anche solo per qualche minuto di recupero). Si sarebbero citate le tante assenze che, considerando le rotazioni dei titolari, costringono Theo Hernandez al centro e tengono lontano dal campo Rafael Leao, il miglior giocatore della squadra, ma nulla di più.

L'Atalanta ha giocato meglio del Milan per quasi tutta la partita, dominando diversi momenti cruciali e sbagliando tanto sotto porta, superando i 3 xG prodotti e soffrendo generalmente poco. Le reti del Milan sono arrivate dopo un corner del quale fortunatamente per chi odia le polemiche non si è discusso e al termine di un'azione personale di Pulisic.

Oltre i gol, la Dea ha sfiorato la rete con un clamoroso gol mangiato da De Ketelaere nel primo tempo e ha provato a chiuderla seriamente sul 3-1 con Scalvini e Lookman. A impressionare è stata la diversità di approccio nella seconda frazione. Un Milan che aveva riacciuffato la gara nel finale di primo tempo, è tornato in campo confuso dall'unica modifica tattica di Gasperini (l'ex De Ketelaere a sinistra) e ha subito ininterrottamente per una decina di minuti, venendo schiacciato nella propria metà campo.

Ademola Lookman, Charles De Ketelaere
Atalanta BC v AC Milan - Serie A TIM / Emilio Andreoli/GettyImages

Prolungati periodi di amnesie che, nonostante le assenze, non possono verificarsi per così tanto tempo in una squadra che desidera lottare per lo Scudetto, che dopo il trionfo in campionato e la Semifinale di Champions League non ha raggiunto quello status differente che ora sembra appartenere ai rivali di Milano. Modifiche che non possono causare così tanti problemi alla retroguardia rossonera, un aspetto determinante tra Serie A ed Europa in questa stagione. Il Milan, a dicembre, rischia di essere fuori dalla lotta per lo Scudetto e da ogni competizione europea. Ha subito 25 gol in 20 partite totali, segnandone 29, non lo strapotere offensivo di una squadra che soffre così tanto.

Assenze

Le assenze ci sono ma la partita l’abbiamo giocata - ha detto in modo molto maturo Stefano Pioli nel postpartita di Dazn. Le assenze ci sono state e ci sono ancora, e al momento sono focalizzate su un reparto in particolare. I tifosi rossoneri attendono con ansia il ritorno di Rafael Leao, a cui sarà sicuramente accollata la responsabilità principale a Newcastle, ma a rendere le cose difficili c'è senza dubbio l'adattamento di Theo Hernandez a centrale di difesa.

Rafael Leao
US Lecce v AC Milan - Serie A TIM / Ivan Romano/GettyImages

Contro il Frosinone si sono intraviste nuove possibilità tattiche che portavano il francese al ruolo di regista difensivo da una posizione difficilmente contenibile, ma è bastato un avversario qualitativamente più pericoloso per rivestire di incertezze la linea a 4 rossonera. Lookman ha causato problemi a Tomori e Theo, Calabria è andato in estrema difficoltà contro De Ketelaere e nel finale Miranchuk ha confezionato la meraviglia di Luis Muriel.

Il secondo giallo di capitan Calabria è arrivato nei minuti di recupero, nei quali il Milan non è riuscito a compattarsi e soffrire insieme. L'Atalanta stava già premendo e, con un uomo in più, ha punito subito gli ospiti prendendosi una vittoria meritata che ne ha accresciuto il morale rovinando quello dei rossoneri in vista della gara più decisiva della stagione in Champions League. È tornato Bennacer, e questa è forse l'unica lieta notizia di un Milan che fa sempre più fatica ad adattarsi in corsa ai problemi delle partite.