90min difficili, 16ª giornata di Serie A: la Roma

Riuscirà la Roma a superare un calendario horror?
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Un'altra settimana, un'altra squadra di Serie A in difficoltà. 

Ecco 90min Difficili, una serie in cui verrà evidenziata la prestazione più negativa, secondo noi, tra le 20 squadre del massimo campionato italiano. Tornando indietro nel tempo ci concentreremmo sul Genoa alla 1ª, poi Torino e Fiorentina, e ovviamente Empoli e Milan (insieme), per concludere con la Juventus. Di seguito invece la lista degli episodi precedenti, dalla sesta giornata in poi.

Dopo 10 giornate, ecco di nuovo la Roma.

Caduta

Dal quarto all'ottavo. Nel giro di un weekend la Roma ha perso quattro posizioni, superata da Bologna, Napoli, Fiorentina e Atalanta. Non un dramma, la distanza di punti è così esigua che potrebbe bastarne un altro per guadagnare di nuovo posizioni. Il traffico non è soltanto dovuto alla frenesia dei regali di Natale, che rende invivibile una città caotica come la Capitale: è affollata anche la zona Champions League.

Alla coda si sono aggiunte con merito Bologna e Fiorentina, e ci sono le solite Napoli, Atalanta e Roma in corsa, con la Lazio che insegue da più lontano. La favorita cambia di giornata in giornata e, dopo quella appena trascorsa, non sembra essere la Roma.

I giallorossi a Bologna non hanno approcciato male la gara. Sono atterrati senza la coppia d'attacco titolare Dybala-Lukaku, senza poter contare su uno Zalewski ritrovato e senza il lungodegente Chris Smalling, per il quale non ci sono novità. Assenze che hanno inciso, ma che non sembravano pesare nella prima mezz'ora. La squadra di Mourinho attendeva lasciando il possesso a quella Thiago Motta, rubando metri in avanti e alzando la pressione in modo compatto.

Poi, l'idea di Beukema e Freuler è bastata a spazzare via due reparti, a tagliare fuori la pressione degli attaccanti e dei centrocampisti con un movimento senza palla ad attaccare lo spazio tra le linee. Il Bologna con quella giocata ha trovato la via del vantaggio e la partita è cambiata in un modo che è sembrato irreversibile. Il piano tattico della Roma sotto di una rete è apparso scialbo e i padroni di casa hanno navigato per il resto della partita in acque sicure con la proprietà calcistica di una big che merita di essere dov'è. Ha raddoppiato con un'azione costruita bene, a differenza delle occasioni capitate agli ospiti sul doppio svantaggio. Una trasferta negativa, 90 minuti difficili senza gli interpreti migliori, che minano certezze per il prossimo futuro, nuvoloso a causa di un calendario che fa sospirare.

Calendario e futuro

Napoli, Juventus, Atalanta e Milan. Con le prime due la Roma chiuderà il 2023, con le altre due aprirà il 2024 (da non sottovalutare l'impegno in Coppa Italia con la Cremonese da disputare il 3 gennaio). Un calendario insostenibile per chiunque. Quattro scontri diretti d'alta classifica da affrontare in un momento complicatissimo.

La Roma ha un bisogno viscerale dei suoi campioni per competere per i tre punti in determinate partite. Rispetto alla 16ª della stagione passata ha 5 punti in meno, ha subito 5 reti in più, anche se ha aumentato il bottino offensivo di 9 unità. È migliorata sotto il profilo realizzativo (uno come Romelu Lukaku sposta gli equilibri), ma ha perso quella solidità che in varie occasioni ha contraddistinto le squadre di Mourinho.

Quella che i giallorossi affronteranno nel prossimo mese è una marcia che sembra decisiva per le decisioni del club (anche se nella Capitale l'importanza assunta da ogni turno a eliminazione diretta di Europa League posticipa, a ragione, ogni eventuale giudizio). E nel postpartita della caduta di Bologna è stato José Mourinho ad aprirsi in maniera diretta sul futuro.

Josè Mourinho
Bologna FC v AS Roma - Serie A TIM / Alessandro Sabattini/GettyImages

"Non ho parlato della mia voglia di restare, sei il primo a cui lo dico. Abbiamo giocato a un livello basso, i tifosi possono essere poco innamorati dopo questa partita eppure i tifosi sono qui, quanti soldi hanno speso per stare qua? Sono tifosi unici, sarebbe dura una separazione. Se la separazione deve succedere, non sarà mai per causa mia."

Mourinho nel postpartita di Bologna

Parole d'amore ai suoi tifosi e una dichiarazione forte sulla volontà di rimanere. Riuscirà la Roma a uscire indenne da un mese che si prospetta infernale?