90min difficili, 12ª giornata di Serie A: il Napoli

Una caduta con conseguenze gravi.
Rudi Garcia - 90min difficili
Rudi Garcia - 90min difficili /
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Un'altra settimana, un'altra squadra di Serie A in difficoltà. 

Ecco 90min Difficili, una serie in cui verrà evidenziata la prestazione più negativa, secondo noi, tra le 20 squadre del massimo campionato italiano. Tornando indietro nel tempo ci concentreremmo sul Genoa alla 1ª, poi Torino e Fiorentina, e ovviamente Empoli e Milan (insieme), per concludere con la Juventus. Di seguito la lista degli episodi precedenti, da quando abbiamo iniziato.

Torniamo però alla giornata in questione, quella chiusa ieri.

Un Napoli che non piace

12ª giornata della Serie A 2023-24, praticamente un terzo del campionato. Il Napoli è al quarto posto con 21 punti totali; ne ha lasciati 15 agli altri nel percorso. Non è né il miglior attacco del campionato né la miglior difesa (le assenze di Osimhen e Kim incidono direttamente su questi dati).

La 12ª giornata della precedente Serie A si disputava a fine ottobre e i partenopei stendevano il Sassuolo al Maradona con un poker. La tripletta di Victor Osimhen e il sigillo di Kvaratskhelia per dominare il campionato e allungare sul Milan sconfitto a Torino. Su 36 punti gli uomini di Spalletti ne avevano conquistati 32, laureandosi miglior attacco della competizione e fermandosi soltanto in due occasioni: uno sfortunatissimo 1-1 casalingo contro il Lecce e lo 0-0 del Franchi con la Fiorentina.

Un bilancio troppo negativo secondo molti appassionati del Napoli e anche secondo la dirigenza, a quanto si apprende dai principali rumor riguardanti la situazione. Sulla panchina azzurra dovrebbe presto verificarsi un cambio. Troppi gli 8 risultati diversi dalla vittoria in 16 incontri disputati fin qui in tutte le competizioni.

Al Maradona il Napoli non ha sicuramente giocato una delle sue migliori partite, ma nemmeno una delle peggiori. Ha creato due occasioni vere con Politano e Rrahmani in una decina di minuti e si è scontrato con un Berisha decisamente in serata. L'Empoli, energizzato dalla cura Andreazzoli, ha risposto subito con Cambiaghi e Cancellieri, spaventando pericolosamente Gollini.

Poi, nel secondo tempo è entrato anche Khvicha Kvaratskhelia, inizialmente assente dal tabellino dei titolari, e ha sfiorato due volte la rete. Prima al 78° e poi all'88° con un mancino che ha strozzato un'eusltanza rabbiosa (se Berisha non avesse allungato miracolosamente quella gamba il caso Garcia non sarebbe diventato il caso del giorno). Si prospettava dunque un pareggio scialbo, inutile per il Napoli, ottimo per l'Empoli in casa della squadra Campione d'Italia.

A creare il drama ci ha pensato invece Victor Kovalenko. Un'azione scolastica con sovrapposizione del terzino (Ebuehi) e scarico arretrato. Per effettuare quel tiro serve premeditazione e se fermiamo l'immagine si può notare come l'ucraino sembra pensarlo non appena capisce che il pallone arriverà a lui. Calcia a giro ad uscire da una posizione dalla quale solitamente si calcia di potenza contro i pugni del portiere, ed è una delle decisioni migliori prese nella sua esperienza Serie A. Una scelta che ha avuto la conseguenza di accelerare un discorso già aperto in passato.

È finito il tempo

Dai vistosi malumori di Osimhen, Kvaratskhelia e Politano dopo i cambi alla conferma di De Laurentiis di circa un mese fa che non suonava come un bagno di fiducia, ma già come ultima occasione. Agli albori della terza sosta della stagione il momento sembra ideale per coloro che da tempo chiedono l'addio di Rudi Garcia.

Al francese si imputa lo scarso rendimento in confronto alla passata stagione, ma anche il calo sotto il punto di vista del gioco espresso. 12 gare di campionato e 4 di Champions League sono sufficienti a giudicare qualcuno che ha ereditato l'onere di sostituire un allenatore indimenticabile come Luciano Spalletti?

Rudi Garcia
SSC Napoli v 1. FC Union Berlin: Group C - UEFA Champions League 2023/24 / Francesco Pecoraro/GettyImages

Tempo fa si è fatto il nome di Thiago Motta, che chiaramente non potrebbe sedersi sulla panchina del Diego Armando Maradona perché alla guida (nella corrente stagione) del Bologna, e anche quello di Antonio Conte. Adesso però sullo sfondo sembra stagliarsi l'immagine di Igor Tudor, il cui rapporto con il Marsiglia è terminato nella precedente stagione.

La piazza è in attesa di sviluppi ufficiali. Sono stati i 90 minuti contro l'Empoli quelli decisivi per il cambio di timone?