I Nostri 21, il bilancio della giornata: sprazzi di buon calcio per Hlozek, Isak out sul più bello

Pedri
Pedri / Angel Martinez/Getty Images
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La scelta di vivere Euro 2020 come un osservatorio privilegiato sui giovani talenti, in rampa di lancio oppure già più affermati, ci ha portati a individuare una schiera di gioielli su cui puntare i riflettori: I Nostri 21, i giocatori su cui a 90min siamo pronti a scommettere per un futuro a breve termine (a Euro 2020) così come per i prossimi anni, anche a livello di club.

Talenti su cui puntare, dunque, ma anche da seguire con curiosità per apprezzarne la crescita, partita dopo partita: nei match odierni (a differenza dello scozzese Gilmour, rimasto in panchina così come Kozlowski con la Polonia) sono scesi in campo Hlozek, Pedri, Ferran Torres e lo svedese Isak.

Questo, tra alti e bassi, il resoconto delle loro prove:

1. Adam Hlozek, Scozia-Repubblica Ceca 0-2

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Adam Hlozek / MICHAL CIZEK/Getty Images

Entrato in campo al 72’ della sfida contro la Scozia, Hlozek ha messo in campo un ottimo calcio e tutta la spensieratezza dei suoi 18 anni. Tanti movimenti su tutto il fronte offensivo e anche una discreta visione di gioco, come quando all’80’ serve una gran palla per Schick che però si fa ipnotizzare da Marshall fallendo la possibile tripletta.

2. Pedri, Spagna-Svezia 0-0

Pedri
Pedri / David Ramos/Getty Images

Protagonista del possesso insistito della Roja nella prima fase della sfida, nel primo tempo non manca di tentare con coraggio lanci lunghi con esiti alterni e i compagni si appoggiano spesso su di lui, fondamentale per il fraseggio. Nella ripresa è meno pimpante, complice la crescita della Svezia, più propositiva e ovviamente più fisica rispetto alla Spagna. Tocca comunque un'infinità di palloni e nel finale azzarda un bel lancio per Jordi Alba, segnalato ingiustamente in offside.

3. Ferran Torres, Spagna-Svezia 0-0

Ferran Torres, Albin Ekdal
Ferran Torres / David Ramos/Getty Images

Occupa costantemente la stessa zona del campo, duettando perlopiù con Llorente e aspettando le sue sovrapposizioni a destra. Trame leggermente prevedibili e non sempre fluide alternate a dribbling ispirati. A fine primo tempo si mette in proprio e tira col mancino, conclusione debole e centrale, chiude comunque in crescendo la prima frazione. Nella ripresa si accentra ed è costantemente in area, senza esiti: fuori al 74' dopo una prova non del tutto brillante.

4. Alexander Isak, Spagna-Svezia 0-0

Alexander Isak
Alexander Isak / MB Media/Getty Images

Aiuta in ripiegamento i suoi, costretti sempre a inseguire e a giocare di rimessa contro una Spagna continuamente in possesso. I palloni giocabili sono merce rara ma a fine primo tempo sfiora il gol: buon controllo e conclusione dalla breve distanza, deviata sul palo. Nella ripresa cresce ancora, disturba la difesa spagnola ed è anche generoso, predicando talvolta nel deserto. Fa reparto da solo e non disdegna pregevoli azioni personali, sostituito al 69' in modo piuttosto inspiegabile e deleterio per le sorti della Svezia.


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