I Nostri 21, il bilancio della giornata: sprazzi di buon calcio per Hlozek, Isak out sul più bello
La scelta di vivere Euro 2020 come un osservatorio privilegiato sui giovani talenti, in rampa di lancio oppure già più affermati, ci ha portati a individuare una schiera di gioielli su cui puntare i riflettori: I Nostri 21, i giocatori su cui a 90min siamo pronti a scommettere per un futuro a breve termine (a Euro 2020) così come per i prossimi anni, anche a livello di club.
Talenti su cui puntare, dunque, ma anche da seguire con curiosità per apprezzarne la crescita, partita dopo partita: nei match odierni (a differenza dello scozzese Gilmour, rimasto in panchina così come Kozlowski con la Polonia) sono scesi in campo Hlozek, Pedri, Ferran Torres e lo svedese Isak.
Questo, tra alti e bassi, il resoconto delle loro prove:
1. Adam Hlozek, Scozia-Repubblica Ceca 0-2
Entrato in campo al 72’ della sfida contro la Scozia, Hlozek ha messo in campo un ottimo calcio e tutta la spensieratezza dei suoi 18 anni. Tanti movimenti su tutto il fronte offensivo e anche una discreta visione di gioco, come quando all’80’ serve una gran palla per Schick che però si fa ipnotizzare da Marshall fallendo la possibile tripletta.
2. Pedri, Spagna-Svezia 0-0
Protagonista del possesso insistito della Roja nella prima fase della sfida, nel primo tempo non manca di tentare con coraggio lanci lunghi con esiti alterni e i compagni si appoggiano spesso su di lui, fondamentale per il fraseggio. Nella ripresa è meno pimpante, complice la crescita della Svezia, più propositiva e ovviamente più fisica rispetto alla Spagna. Tocca comunque un'infinità di palloni e nel finale azzarda un bel lancio per Jordi Alba, segnalato ingiustamente in offside.
3. Ferran Torres, Spagna-Svezia 0-0
Occupa costantemente la stessa zona del campo, duettando perlopiù con Llorente e aspettando le sue sovrapposizioni a destra. Trame leggermente prevedibili e non sempre fluide alternate a dribbling ispirati. A fine primo tempo si mette in proprio e tira col mancino, conclusione debole e centrale, chiude comunque in crescendo la prima frazione. Nella ripresa si accentra ed è costantemente in area, senza esiti: fuori al 74' dopo una prova non del tutto brillante.
4. Alexander Isak, Spagna-Svezia 0-0
Aiuta in ripiegamento i suoi, costretti sempre a inseguire e a giocare di rimessa contro una Spagna continuamente in possesso. I palloni giocabili sono merce rara ma a fine primo tempo sfiora il gol: buon controllo e conclusione dalla breve distanza, deviata sul palo. Nella ripresa cresce ancora, disturba la difesa spagnola ed è anche generoso, predicando talvolta nel deserto. Fa reparto da solo e non disdegna pregevoli azioni personali, sostituito al 69' in modo piuttosto inspiegabile e deleterio per le sorti della Svezia.
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