Quali soluzioni tattiche offre Gundogan a Xavi nel Barcellona
L'annuncio ufficiale è arrivato in mattinata, preceduto dal video della parola ANNOÜNCE con la dieresi sulla lettera U. Ilkay Gündogan è un nuovo calciatore del Barcellona e lo sarà per i prossimi due anni (fino al 2025), più uno opzionale, e avrà una clausola rescissoria da 400 milioni di euro.
Capitano e simbolo del Manchester City, a cui ha regalato diversi trofei anche in modo spettacolare, come la Premier League della precedente stagione o la FA Cup di quella appena conclusa. Un calciatore cruciale, un centrocampista fenomenale, che oltremanica ha raggiunto una maturità che possono vantare in pochi, dimostrando con il passare degli anni di saper fare tutto.
È uno di quelli a cui la porta di Manchester non è mai stata chiusa, che si è guadagnato il diritto di scegliere il proprio futuro al termine del contratto senza nessuna pressione. Al Barcellona ritroverà Robert Lewandowski, con cui una decade fa ha scritto pagine indelebili di storia del Borussia Dortmund, e affronterà una sfida inedita, all'esordio nel calcio spagnolo all'alba dei 33 anni.
Come si inserisce con Xavi?
Salvo stravolgimenti tattici improbabili, l'oggetto del desiderio del Barça anche nella passata sessione sarà al centro del progetto di Xavi. Un biennale che può trasformarsi in un triennale evidenzia l'importanza che il tecnico e il club vogliono affidare al tedesco. Una stella matura in una squadra formata da tanti diamanti emergenti (Baldé, Araujo, Gavi, Pedri, Ansu Fati).
Un veterano che prenderà idealmente il posto di Sergio Busquets nell'undici blaugrana, anche se con un ruolo differente. Ilkay Gündogan è in grado di giocare in tutte le posizioni del centrocampo con risultati eccellenti, sia chiaro, ma per esaltare il più possibile le sue caratteristiche, almeno quelle dimostrate negli ultimi anni, occorre avvicinarlo all'area di rigore avversaria. Con il Manchester City ha segnato 60 gol e fornito 40 assist in 300 presenze, con la Nazionale tedesca le marcature sono invece 17.
È uno di quelli a cui affidarsi nelle partite decisive, uno che permette di soffermarsi sul valore dell'esperienza, a cui Guardiola permetteva di svariare, facendolo partire dalla posizione di trequartista con De Bruyne. Negli ultimi 5 anni ha vinto un totale di 14 titoli, con una media quasi perfetta di tre a stagione sancita dal Tréble, come saluto ai tifosi dei citizens.
Si tratta di un altro colpo a parametro zero del Barcellona, nella sua terza sessione estiva di calciomercato. Nel 2021 erano arrivati Sergio Aguero ed Eric Garcia proprio da Manchester, seguiti da Depay e Aubameyang; nel 2022 i tasselli del nuovo Barça Andreas Christensen, Marcos Alonso e Frank Kessie e, oggi, probabilmente il colpo più importante per il prossimo futuro blaugrana.
Il mercato della squadra di Xavi, fresca vincitrice della Liga 2022-23, non è certo terminato ma la sensazione è che, per facilitare la transizione (di Pique, Alba e Busquets), colpi del genere appaiano come saggi e necessari. Non dovrebbe cambiare molto nello scacchiere di Xavi e, mentre l'IA risponde su chi siano i migliori sostituti di Sergio Busquets, proviamo a immaginare come giocherebbero i blaugrana senza il capitano della precedente stagione, ma con in più quello del Manchester City.
Possibile Barcellona 2023-24, 4-3-3: Ter Stegen; Koundé, Araujo, Christensen, Baldé; Gündogan, De Jong, Pedri; Raphinha, Lewandowski, Gavi/Dembelé. All. Xavi
Pep Guardiola, in qualche intervista recente si è soffermato sulla bontà del progetto di Xavi, sulle difficoltà nel trionfare in Champions subito e la necessità di concedere tempo a chi fa calcio in un determinato modo. È senza dubbio un discorso che si lega all'allenatore del Barcellona che nella stagione passata ha trovato un undici tipo, senza rinunciare ad alcune sperimentazioni (vincenti) come Koundé o Araujo schierati da terzini di destra, Baldé promosso al posto di Alba e ancora Gavi schierato largo a sinistra per non rinunciare a De Jong.
Salutato il suo collega di reparto Sergio Busquets, i culers hanno iniziato a domandarsi: chi giocherà ora mediano? Per l'esperienza maturata negli anni, che gli ha permesso di raggiungere quasi quota 200 presenze, per la volontà di restare a tutti i costi e soprattutto le sue caratteristiche, la scelta sembra ricadere sull'olandese Frenkie De Jong. Con lui in mediana e Pedri e Gündogan ai suoi fianchi, quello del Barcellona è il centrocampo migliore d'Europa?