Dare soluzioni alla squadra, l'eredità di Sergio Busquets
Dopo Pique, con l'ombra di un clamoroso ritorno di Lionel Messi, il Barça comunica un altro annuncio ufficiale. Dopo 15 stagioni, 31 trofei e più di 700 partite, saluta Sergio Busquets. Una leggenda blaugrana, un campione del gioco, un calciatore unico nella storia del Barcellona e più in generale del calcio contemporaneo.
La decisione sul futuro era attesa da tempo. La comunicazione ufficiale è arrivata attraverso un video sui canali social del Barça, a cui hanno fatto seguito diverse grafiche, contributi e immagini, per omaggiare un'icona vivente.
Le parole di saluto di Sergio Busquets.
Ciao Culés. È arrivato il momento di annunciare che questa sarà la mia ultima stagione al Barça. È stato un cammino indimenticabile. Fin da piccolo, quando venivo a vedere le partite o le guardavo in televisione, sognavo sempre di poter indossare questa maglia, in questo stadio. La realtà ha addirittura superato quello che sognavo. Chi mi avrebbe mai detto quando arrivai nelle giovanili che avrei vissuto 15 stagioni nel miglior club del mondo, il club della mia vita, quello di cui sono stato, sono e sarò tifoso, socio, giocatore, capitano, e di poter superare le 700 partite. È stato un onore, un sogno, un orgoglio. Lo è stato poter difnedere e rappresentare questo stemma nel corso di tanti anni, però tutto ha un inizio e una fine. Anche se non è stata una decisione facile, credo che sia arrivato il momento. Voglio ringraziare tutte le persone che hanno reso possibile questo dal primo giorno all'ultimo. Impiegati del club, fisioterapisti, dottori, assistenti, delegati, comunicazione, direttori, presidenti, allenatori, staff, analisti, preparatori fisici e soprattutto i miei compagni, con cui ho condiviso migliaia di ore di convivenza, scherzi, chiacchierate, allenamenti, partite, momenti di tristezza e di festa... Tutto. Grazie. Voglio anche ringraziare i soci e i tifosi di tutto il mondo, che mi hanno dato il loro appoggio e affetto durante tutti questi anni. E ovviamente la mia famiglia, che è sempre stata al mio fianco nei momenti buoni e in quelli non tanto buoni, percorrendo questo cammino speciale e sacrificando cose per essermi vicino e vedermi felice. Grazie mille per tutto e ci vediamo presto per le prossime partite. Essere del Barça è la cosa migliore che c'è.
Il numero delle presenze cambierà di qualche unità nel prossimo mese, ma non intaccherà il podio conquistato nel Barcellona dal centrocampista nato a Sabadell. Terzo posto per apparizioni dietro Lionel Messi (778) e il suo allenatore ed ex compagno Xavi (767); più di 700, condite da 31 titoli, che diventeranno 32 con la Liga che si appresta a vincere da capitano, grazie alla quale raggiungerà Iniesta al secondo posto (Messi ne ha 35).
L'annuncio è arrivato nel giorno precedente al compleanno di Don Andrés, nella settimana in cui il Barça diventerà Campione della Liga, salvo sorprese, sul campo dei rivali dell'Espanyol. Era l'ultimo di quella squadra storica, capace di dominare chiunque e ovunque nel 2009. Adesso l'immagine potrà essere definitivamente scurita, incorniciata e appesa come ricordo di una delle migliori formazioni di sempre.
Sergio Busquets, Pulpo, Quitanieves o più semplicemente Busi, è stato un calciatore difficilmente emulabile. Uno a cui, se è vero che il suo sangue è di color blaugrana, andrebbe fatto più di un prelievo per capire come riuscisse ad avere la temperatura dello stesso così fredda. Gelido e consapevole nelle sue idee in ogni zona del campo; pragmatico nel raggiungere l'obiettivo che è sempre stato collettivo e mai individuale.
"È sicuro che la mia funzione è far giocar meglio gli altri. Essere in una posizione che mediaticamente e a livello di gioco non è spettacolare, lo rende un po' più difficile, però non la cambio per nient'altro. Preferisco i titoli collettivi a quelli individuali."
- Sergio Busquets
"È una delle mie ossessioni quando gioco. Per la mia posizione, se perdo una palla creo un problema alla squadra. Così che non posso, io gioco per dare soluzioni alla squadra. La mia posizione è complicata."
- Sergio Busquets
"Sembra di no, però corro molto. Non sono veloce, quindi se mi muovo è perché sto cercando la posizione. "
- Sergio Busquets
Il suo livello tattico e tecnico è stato ed è tutt'ora altissimo e lo si rintraccia in alcune delle frasi più celebri."Io gioco per dare soluzioni alla squadra. La mia posizione è complicata". Gestire nel traffico, è complicato, condizionare il ritmo è complicato, non sbagliare è complicato. Eppure, durante tutta la sua traiettoria calcistica, Sergio Busquets è sempre riuscito a renderlo semplice.
La postura e l'atteggiamento di chi è sembrato corresse poco, perché in una squadra dominatrice del campo e del possesso la conseguenza logica è quella di correre meno. L'epiteto omerico con cui forse si definirebbe meglio Busquets è "colui che fa correre la palla". Personalmente non ho mai visto un mediano migliore da quando il calcio è entrato a far parte della mia vita. Un qualcuno che giocasse da perno di un centrocampo a tre capace di rendere al suo livello in modo così continuativo.
Le parole di Joan Laporta su Busquets:
"È una persona esemplare, un gocatore eccezionale che arriva dalla Masia. Il terzo giocatore con più partite nella storia, più di 700. Sono 15 anni che difende i colori del Barça, il nostro stemma, ed uno dei calciatori del Sextete. Inoltre, è un giocatore che vanta già 31 titoli e spero che presto conquisti il 32°. Sergio Busquets è eccellente come persona, un capitano a cui fare riferimento, un grande capitano del Barç. Una persona esemplare che fa parte del nostro stemma, ne abbiamo parlato quando mi ha comunicato la decisione presa. Fa parte di noi e il Barça sarà sempre la sua casa. Avrà molti percorsi nel Barcellona, ne sono sicuro. Viene dalla sua famiglia, è figlio di Carles Busquets, calciatore del Dream Tema. In questo senso, lo ha detto nel video. Sergio è un culé alla radice, gli scorre il Barça nel sangue. Sarà questo a far sì che abbia un percorso più lungo nel Barça".
Il sostituto di Busquets secondo l'intelligenza artificiale.
Laporta parla delle possibilità di un suo nuovo ruolo nel Barça mentre probabilmente cerca di posticipare la domanda che sorgerà spontanea nei prossimi mesi: chi sarà il sostituto di Sergio Busquets? Troppo presto per pensarlo. Va elaborato il comprensibile lutto, posticipata la realtà almeno fino ai festeggiamenti della Liga e soltanto dopo si potrà pensare a come sopravvivere a un problema irrisolvibile.
Non esiste ora un sostituto del numero 5 e probabilmente non esisterà al suo miglior livello nemmeno nei prossimi anni. Esistono registi simili, registi opposti e anche coloro che sono un mix di varie caratteristiche. I blaugrana li hanno in casa e li hanno adocchiati sul mercato. Scopriamo come ha risposto la IA de Olocip (l'intelligenza artificiale) alla domanda: chi sono i migliori 5 sostituti di Busquets al Barça (con i filtri "meno di 25 anni" e più di "1000 minuti giocati in stagione")?