Pirlo nuovo allenatore della Juventus: una scelta economica?
Di Marco Deiana
Si è già parlato di Pirlolandia. Sì, proprio così. Andrea Pirlo è alla sua prima esperienza assoluta da allenatore, eppure le pressioni che sta ricevendo sono enormi. Abbiamo già avuto modo di ipotizzare modulo e atteggiamento tattico (grazie ad una sua chiacchierata in diretta con Fabio Cannavaro durante il lockdown), stato già circolando i primi nomi sul mercato (sia in entrata che in uscita) e ormai - chi più e chi meno - si è già schierato a favore o contro questa scelta.
Una cosa è certa. È una scommessa. Ad oggi Andrea Pirlo non ha ancora il patentino da allenatore. Lo riceverà nei primi mesi della stagione 2020-21, una volta superato l'esame a Coverciano. Non sappiamo niente di lui, in versione allenatore, ma le aspettative nei suoi confronti sono enormi.
Dopo aver accontentato Nedved e Paratici con Maurizio Sarri, Andrea Agnelli ha preso in mano la situazione e ha scelto lui l'allenatore bianconero. Presentato una settimana prima in pompa magna come nuovo mister dell'Under 23 della Juventus, nel giro di sette giorni si è ritrovato a dover mettere la firma sul contratto come tecnico della prima squadra. Un azzardo, una scommessa ma - a conti fatti - anche una scelta economica.
Non è un mistero che la Juventus debba far quadrare i conti ogni anno (a causa, anche, dell'impennata del budget ingaggi post acquisto di Cristiano Ronaldo). Le diverse plusvalenze annuali ne sono la più concreta testimonianza. E nel giro di due anni anche gli stipendi degli allenatori hanno subito un brusco calo. Dai 7,5 milioni di Massimiliano Allegri si è passati ai poco meno di 2 milioni di euro di Andrea Pirlo.
E quindi il dubbio è sempre più concreto. L'obiettivo dichiarato (dallo stesso Andrea Agnelli nel post gara contro il Lione) è la Champions League ("non è più solo un sogno ma un obiettivo"), allora perché puntare su un allenatore totalmente inesperto e alla sua prima esperienza su una panchina?
Il punto è un altro. Maurizio Sarri è sotto contratto con la Juventus fino al 2021 (con opzione fino al 2022) per un ingaggio annuale da 5,5 milioni di euro netti a stagione. Sono circa 10 milioni di euro lordi all'anno che il club bianconero dovrà spendere a fondo perduto. E se la scelta Pirlo fosse dipesa proprio da questo motivo, ossia evitare di ingaggiare un altro allenatore dall'alto ingaggio per non mettere ancor di più in difficoltà il bilancio bianconero?
L'eliminazione agli ottavi di finale di Champions League di certo non aiuta le finanze bianconere. Agnelli si è giocato l'all in. Se l'azzardo Pirlo dovesse funzionare si ritroverebbe un allenatore fatto in casa a costi non troppo impegnativi per le casse societarie; in caso contrario non avrebbe messo in crisi le finanze del club.
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