La posizione (scomoda) della Juve sulla nuova idea di Superlega
La giornata di ieri è stata contraddistinta dal segnale lanciato da A22 e dai promotori della Superlega, in sostanza un profondo restyling di quelli che erano i presupposti di base che nel 2021 vennero immediatamente respinti dal mondo del calcio e dall'opinione pubblica. Una prospettiva di dialogo coi club, con la meritocrazia tornata al centro del discorso e col criterio dei risultati sportivi come discriminante basilare.
Una novità che non ha convinto fin qui l'ECA, ancora ferma nella propria opposizione, e che attende la sentenza della Corte di Giustizia europea come punto fondamentale per capire cosa potrà ancora accadere. L'edizione odierna di Tuttosport si sofferma proprio su tale aspetto e sulla posizione della Juventus a riguardo, anche alla luce della lente d'ingrandimento posta dalla UEFA stessa sulla Juve (a causa delle indagini sui bianconeri).
Il parere della Corte di Giustizia arriverà tra un mese e sarà ovviamente un crocevia basilare per capire se ci saranno ancora margini di azione per la Superlega o se, invece, avrà la meglio la UEFA. La Juventus sarebbe ancora interessata al progetto, secondo il quotidiano, ma di fatto si trova chiusa tra due fuochi, in una posizione scomoda.
La UEFA, infatti, avrebbe fatto capire di poter essere meno severa nelle proprie posizioni nel caso in cui i bianconeri prendessero in modo palese le distanze dalla Superlega, abbandonando il progetto di cui Agnelli fu uno dei principali artefici. La sentenza della Corte, chiaramente, indirizzerà in modo deciso anche l'approccio bianconero al nuovo progetto descritto da A22.