Che centrocampista serve sul mercato alla Fiorentina di Pioli?

Ogni ritiro estivo porta con sé obiettivi e situazioni su cui lavorare con maggiore attenzione, a maggior ragione se all'interno di un cambio di guida tecnica, e la missione della Fiorentina targata Stefano Pioli - in questa prima fase di preparazione al Viola Park - si lega al desiderio di utilizzare, insieme, Gudmundsson, Kean e Dzeko.
Un 3-4-1-2 che chiede equilibrio
Non si tratta di un auspicio fine a se stesso ma di un tema in grado di condizionare, per forza di cose, anche le mosse di mercato del club da qui alla fine della sessione estiva: la rosa appare già strutturata e priva di grandi lacune, rispetto a passati ritiri vissuti con un trafficato viavai, ma è verosimile che a centrocampo (in entrata) qualcosa debba ancora succedere. Si è a lungo dato per scontato che servisse un regista, immaginando un 4-3-3 con un vertice basso e due mezzali (come Fagioli e Fazzini) ma il 3-4-1-2 su cui sta lavorando Pioli lascia propendere per prospettive diverse.
Dando per scontata la titolarità di Fagioli come interno possiamo notare come, con uno qualsiasi degli altri centrocampisti a disposizione, l'eventuale coppia possa mancare da un lato di ritmo e dall'altro di efficacia in fase di interdizione. Un discorso che si lega sostanzialmente a tutti gli interpreti del centrocampo, da Mandragora a Richardson passando per Ndour e Bianco. Non manca poi chi, come Ndour, potrebbe anche essere utilizzato direttamente sulla trequarti in alternativa a Gudmundsson e Fazzini.
Che centrocampista serve?
Appare evidente che manchi un titolare da affiancare a Fagioli ed è lecito immaginare che Pioli non si aspetti un regista: si cercherà sicuramente atletismo, da box-to-box, ed è dunque logico l'accostamento a Sohm del Parma ma - al contempo - gli uomini mercato potrebbero proiettarsi in modo ancor più accentuato su un elemento valido in interdizione come, ad esempio, il tedesco Eric Martel del Colonia.
Quest'ultima soluzione appare probabilmente la più valida per compensare ciò che attualmente manca al gruppo di centrocampisti a disposizione di Pioli: muscoli, centimetri ed efficacia in copertura, vitale per rendere sostenibile il progetto tattico su cui si lavora attualmente. Fagioli, in questa prospettiva, tra i due interni rappresenterebbe quello con maggiore possibilità di attaccare e di costruire, non da play in senso stretto ma con grandi responsabilità in fase di possesso (con Gudmundsson che, va da sé, sarà spesso chiamato ad arretrare il raggio d'azione per partecipare attivamente al gioco, in modo meno anarchico del solito).
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