90min difficili, 37ª giornata di Serie A: il Venezia

Una batosta che riporta virtualmente i veneti in B a 90 minuti dalla fine.
Venezia - 90min difficili
Venezia - 90min difficili / 90min
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90 minuti più eventuali spareggi alla fine. Si è chiusa la penultima giornata della Serie A 2024-25, un turno atipico con 9 gare in contemporanea che ha reso confusi e caotici la maggior parte dei finali. Inter e Napoli hanno cambiato più volte le sorti dello Scudetto per poi lasciarla invariata alla situazione originaria, Roma e Juventus hanno accelerato per la Champions League, mentre in fondo alla classifica Lecce ed Empoli sono riuscite a dare una svolta.

90min difficili è una serie nella quale viene evidenziata la prestazione più negativa, secondo noi, tra le 20 squadre di Serie A, in ogni giornata, dalla 1ª alla 38ª. Un viaggio, un appuntamento settimanale da non perdere accompagnato da una nuova grafica e altre novità che saranno sviscerate nel corso della stagione.

Fra le 18 squadre che hanno giocato in contemporanea, la prestazione più negativa per posta in palio e altri fattori è risultata essere quella del Venezia. La squadra di Di Francesco è caduta fragorosamente a Cagliari vedendo in diretta la salvezza dei sardi e crollando nuovamente al 19° posto dopo la fatica compiuta per scalzarsi dalla zona retrocessione.

Il problema delle palle inattive

L'importanza delle palle inattive è sempre più cruciale in un calcio fatto di dettagli, in cui una piccola leggerezza può costare caro e fare la differenza. Il Venezia è volato a Cagliari con la consapevolezza di affrontare un passaggio cruciale della sua stagione, in leggero vantaggio sulle contendenti, ma impegnato in una gara più ostica rispetto a quelle di Lecce ed Empoli.

Tuttavia, la squadra di Di Francesco in Sardegna è apparsa diversa rispetto alle ultime uscite, quasi fosse ingiustificatamente rilassata dopo essersi tolta, per una sola giornata, dalle posizioni calde. "Sembrava una squadra di adulti che giocava contro dei bambini, ci hanno sovrastati su tutto. Non ci sono giustificazioni, non è il Venezia che si è visto per tante partite di questo campionato" - le parole del tecnico al termine della sfida.

Yerry Mina
Cagliari v Venezia - Serie A / Enrico Locci/GettyImages

E una delle differenze principali è da rintracciare proprio nel termine sovrastati. Sono bastate due palle inattive al Cagliari per spezzare il Venezia. La prima è arrivata soltanto dopo 10 minuti, con un cross dalla trequarti quasi scolastico di Augello per Yerry Mina, che ha staccato indisturbato sul secondo palo beffando un'impotente Radu. Il ko al match l'ha invece inflitto Roberto Piccoli sugli sviluppi del corner di Zortea: un colpo di testa deciso al termine di un movimento sul quale Candé ha cercato un fallo dopo aver perso la marcatura dell'attaccante numero 91.

Un'impresa da compiere al Penzo

Il terzo gol è maturato da un'azione capolavoro dei sardi, con la conclusione a giro imparabile di Deiola. A 90 minuti dalla fine la squadra di Di Francesco ha perso il vantaggio di un punto conquistato con sudore e orgoglio nella seconda parte di stagione, crollando nuovamente al 19° posto con ben due lunghezze di distacco dalle rivali Lecce ed Empoli, capaci di ottenere la vittoria rispettivamente contro Torino e Monza.

L'ultimo atto si svolgerà al Penzo, in una delicata sfida sia per il Venezia che per la Juventus, la cui qualificazione in Champions League è ancora a forte rischio. La squadra veneta si è spesso dimostrata ostica per le big, soprattutto in casa, ma davanti ai suoi tifosi un pareggio non basterà. Oristanio e compagni dovranno necessariamente conquistare tre punti e sperare che le sopracitate non facciano altrettanto. La salvezza, dopo essere stata assaporata con gusto per una settimana, sembra ora un miraggio lontano.


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