Quanto vale davvero Pietro Comuzzo?

L'idea di un rifiuto di fronte a cifre da capogiro può apparire sorprendente se associata a campioni affermati, a chi ha già detto tanto in carriera, ma può risultare altrettanto inattesa e fuori dall'ordinario se il no in questione arriva da un ventenne, da chi - a conti fatti - non ha mai vissuto l'esperienza di un contratto milionario e di un richiamo economico iperbolico. La narrazione attorno a Pietro Comuzzo, avvalorata peraltro anche da Stefano Pioli in conferenza stampa, ci racconta proprio questo: un 2005 che ha respinto le avance dalla Saudi Pro League, che non ha assecondato il corteggiamento di un tecnico del calibro di Simone Inzaghi.
Un segnale potente, persino emozionante citando Uliveri, che rende complesso tenere salda la linea dell'oggettività sulle valutazioni pratiche e meramente economiche. Comuzzo è ancora della Fiorentina, dunque, ma le voci non si arrestano e - dopo il Napoli a gennaio - emergono anche Milan e Atalanta sullo sfondo. Lo scenario a questo punto è chiaro: l'orizzonte è quello di un centrale destinato a palcoscenici di quel calibro, a club che lottano per la Champions o che la stanno già disputando. Il fatto in sé di aver collezionato 38 presenze in Serie A ad appena 20 anni di età, considerando quanto sia difficile per i giovani trovare spazio nel contesto italiano, racconta tanto.
Quanto vale Comuzzo?
C'è poi un discorso cruciale e spesso citato in passato anche da Italiano e Palladino, quello di una maturità apparentemente distante dal dato anagrafico, da una mentalità da esperto che - casualmente - appartiene a un 2005. Un aspetto che si unisce alle qualità in marcatura, al valore nei duelli aerei e in una rapidità per niente scontata in un centrale dotato del suo fisico (tale da renderlo un ideale braccetto destro in una difesa a tre). Non sono mancati, dopo l'esplosione nella prima metà del 2024/25, alcuni sporadici cali ed alcune ingenuità ma niente che - di fatto - sposti la valutazione complessiva sul livello del calciatore.
La Fiorentina appare, in questo ore, orientata a non mettersi di traverso di fronte a offerte da 30-35 milioni di euro: si tratta di cifre eccessive per il giovane? Considerando il prezzo medio a cui son stati acquistati numerosi centrali, nella sessione estiva in corso, si può ritenere coerente quella cifra col valore del calciatore (cifra apparentemente figlia dell'hype di un momento ma in linea, invece, col panorama globale e coi margini di crescita). Nel contesto viola esiste poi un fattore in grado di rendere ancor più prezioso Comuzzo: si tratta di un figlio del vivaio e di un elemento che, scenario raro, fin qui non ha mai spinto per "il grande salto" e non ha mai risentito delle sirene di mercato. Difficile, dunque, liberarsene a cuore leggero: 30-35 milioni può essere effettivamente il giusto punto di equilibrio, la cifra in grado di sparigliare le carte.
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