Ibra ci mette la faccia e parla di Scudetto: sarà utopia ma la mentalità è giusta
"Serve che Zlatan torni in campo per aiutare la squadra", parole logiche e che non sorprendono, in teoria, ma subito curiose se si pensa che a pronunciarle è stato per l'appunto Zlatan Ibrahimovic in persona dopo l'eliminazione del Milan per mano dello United in Europa League.
Lo svedese, ai microfoni di Sky nel post partita, non si è limitato a sottolineare la propria importanza all'interno del gruppo, comunque ribadita, ma ha avvertito la squadra e la società di avere l'ossessione di vincere un trofeo e di non poter vedere la qualificazione in Champions come l'obiettivo primario: finché la matematica lo permette è vitale pensare allo Scudetto. Parole importanti quelle di Ibra, senza voglia di nascondersi: da vero leader ci ha messo la faccia e ha sottolineato a più riprese il bisogno di non cercare scuse negli infortuni e negli episodi, per spiegare l'eliminazione europea firmata Pogba.
Lo stesso Ibrahimovic, a costo di sembrare ridondante, ha spiegato: "Siamo cresciuti nella mentalità, dal mio primo giorno vedo il sacrificio della squadra, in ogni allenamento. E come lavori in allenamento si riflette in partita. Ora tutti hanno una mentalità vincente, e questa mentalità l'ho portata io".
Come sempre il rischio di ascriversi meriti autonomamente è dietro l'angolo, in tanti rischierebbero cioè di apparire sbruffoni ed egocentrici: egocentrico lo potrà senz'altro essere, Ibra, ma è complesso vedere come casuale la crescita complessiva del Milan fin dal suo arrivo e ora, senz'altro, una presa di posizione come questa darà la spinta per non demoralizzarsi e non farsi prendere dall'ansia nel momento della volata decisiva.
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