X Factor in Serie A, tra sorprese e giovani outsider: chi vale quattro sì?

X Factor
X Factor / Pietro D'Aprano/Getty Images
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Tra le consuetudini più rodate del palinsesto televisivo, con un successo che in Italia peraltro si rivela spesso più evidente che in altri Paesi, figura senz'altro il talent musicale X Factor, fucina di talenti e di veri e propri fenomeni (leggi alla voce Manesikin) che si muove nell'equilibrio precario e complesso tra valida vetrina e mera competizione televisiva con le annesse derive grottesche/trash (esibizioni da dimenticare e polemiche tra i giudici) che tanto infiammano i social.

E la Serie A partita ormai da cinque giornate offre un panorama già intrigante pensando a chi, tra giovani sorprendenti, nuovi acquisti passati in sordina e giocatori delle neopromosse, sta dimostrando contro ogni pronostico di avere l'X Factor e di potersela dunque giocare nel panorama dei big anche in prospettiva. Vediamo dunque, in questo inizio di Serie A, chi può meritare quattro sì:

1. Guglielmo Vicario - Empoli

Guglielmo Vicario
Guglielmo Vicario / Enrico Locci/Getty Images

L'undici di Andreazzoli presenta diversi protagonisti degni di una valutazione più che positiva, complice un avvio arricchito dai successi con Juve e Cagliari. In entrambi i casi si è messo in mostra il portiere Vicario, decisivo soprattutto coi bianconeri: l'ex del Cagliari, una manciata di presenze per lui l'anno scorso, sta dimostrando di meritare fiducia e di poter affrontare, a 24 anni, una stagione da titolare in Serie A.

2. Andrea Cambiaso - Genoa

Andrea Cambiaso
Andrea Cambiaso / Alessandro Sabattini/Getty Images

Una storia che merita assolutamente quattro sì secchi, senza tergiversare: Ballardini si trova spesso a dover fare di necessità virtù, in un Genoa spesso noto per le rivoluzioni estive, e l'attenzione ai giovani cresciuti in rossoblu è stata premiata con l'impatto fenomenale di Cambiaso nella sua prima stagione in A. Un cuore rossoblu classe 2000 già divenuto titolare e utilizzato sia a sinistra che a destra da Ballardini, è il quarto giocatore con più minutaggio fin qui nel Genoa e ha già collezionato un gol e due assist.

3. Filippo Bandinelli - Empoli

Filippo Bandinelli
Filippo Bandinelli / Gabriele Maltinti/Getty Images

Il centrocampista fiorentino non rientra in quei talenti prematuri che aspettano di sbocciare ma fa parte piuttosto di quel gruppo, altrettanto intrigante, di giocatori che stanno finalmente scoprendo un palcoscenico importante dopo anni di gavetta (è un classe '95): ottimo l'impatto in A alla sua prima esperienza, con tanto di gol al debutto assoluto contro la Lazio e buona prova anche nel successo contro la Juventus.

4. Mamadou Coulibaly - Salernitana

Mamadou Coulibaly
Mamadou Coulibaly / Ivan Romano/Getty Images

Qui siamo oltre ai quattro sì, siamo cioè di fronte a quelle storie che (anche nella platea di X Factor) susciterebbero attenzione e quella consueta dose di retorica. Parliamo del resto di un migrante arrivato dal Senegal in Italia in condizioni ai limiti dell'impossibile, una vera avventura tra il Mediterraneo e una panchina di Roseto degli Abruzzi divenuta casa. Avventura che si sta traducendo nel più bello dei sogni realizzati, quello di diventare calciatore professionista: il centrocampista ha già segnato due gol in questa Serie A e la realtà, ora, può davvero superare anche i desideri più reconditi.

5. Lazar Samardzic - Udinese

Lazar Vujadin Samardzic
Lazar Samardzic / Gabriele Maltinti/Getty Images

Un classe 2002 con l'identikit del predestinato: fin qui ha collezionato appena 27 minuti in Serie A, complice la prudenza di Gotti, ma ha già trovato il gol (al debutto) e merita dunque di figurare insieme ai colleghi che stanno trovando più spazio e che sono divenuti titolari. La classe è evidente, un gol come quello con lo Spezia non arriva per caso, ed è lecita la voglia di non bruciare un talento dal sicuro avvenire, col fantasma dei paragoni scomodi con De Paul. C'è da scommettere però che, a lungo andare, riuscirà a eseguire senza difficoltà anche le assegnazioni più dure.

6. Gianluca Busio - Venezia

Gianluca Busio, Sandro Tonali
Busio contro il Milan / Alessandro Sabattini/Getty Images

Altro classe 2002 come Samardzic, Busio rappresenta al meglio la volontà del Venezia di tentare soluzioni sorprendenti andando a pescare talenti anche a latitudini insolite per la Serie A. Già titolare agli ordini di Zanetti, nonostante la giovane età, ha collezionato un assist su punizione contro lo Spezia (sfiorando anche il gol). Pirlo come riferimento e tanta voglia di stupire: i presupposti sono i migliori e gli USA stavolta potrebbero davvero regalare alla Serie A un nuovo protagonista.

7. Nedim Bajrami - Empoli

Nedim Bajrami
Nedim Bajrami / Gabriele Maltinti/Getty Images

Ecco finalmente la chance più che meritata per Bajrami, la possibilità di brillare in Serie A dopo due eccellenti stagioni in B, sempre con la maglia dell'Empoli. Non sta pagando lo scotto della promozione in massima serie e, anzi, si sta rivelando sempre più centrale nella squadra toscana e nelle sue fortune in attacco: fin qui ha collezionato un gol e due assist, dimostrando di meritare a pieno titolo il palcoscenico dei big e attirando sicuramente l'attenzione di squadre blasonate.

8. Raul Moro

Raul Moro
Raul Moro / Quality Sport Images/Getty Images

In mezzo a veterani di qualità come Pedro e Felipe Anderson si sta ritagliando un piccolo spazio, agli ordini di Sarri, anche il 2002 portoghese Raul Moro: fin qui ha collezionato 57 minuti in stagione ma ha già messo a referto un assist ed è chiaro che, da qui alla fine della stagione, le chance per mettersi in mostra non mancheranno. Il tempo è dalla sua parte e la tecnica pure: la prima squadra della Lazio sembrava già un traguardo da inseguire, ora il più è fatto - in tal senso - ed è arrivata davvero l'ora di sorprendere.

9. Janis Antiste - Spezia

Janis Sael Antiste
Antiste in azione / Gabriele Maltinti/Getty Images

Il primo gol in assoluto in Serie A segnato contro la Juventus ad appena 19 anni non è un biglietto da visita da poco, il francese del resto ha già maturato esperienza da titolare in Ligue 2, in una piazza importante come il Tolosa, e ha le carte in regola per stupire già nella sua prima stagione italiana. Il suo idolo è Henry e la personalità è già da big: di certo un talento che un giudici vorrebbe tenere in squadra per vederlo crescere puntata dopo puntata.

10. Cedric Gondo - Salernitana

Cedric Gondo
Cedric Gondo / Ivan Romano/Getty Images

Come nel caso di Bandinelli non siamo nell'ambito dei giovanissimi ma di quei giocatori che, dopo una lunga gavetta, si trovano a metter piede di fronte a palcoscenici tanto sognati. Si è fatto le ossa tra Serie B e Serie C, nella Salernitana quest'anno la concorrenza non mancherà ma (come visto col Verona) dopo la prima rete in Serie A l'ivoriano potrà risultare un'arma importante per Castori. Lo scorso anno, nel finale di stagione, si è imposto come eroe promozione e ora, dopo averla tanto inseguita, potrà lottare per un posto anche in A, godendo della fiducia dell'ambiente e del mister.

11. Roberto Piccoli - Atalanta

Roberto Piccoli
Roberto Piccoli in gol / MARCO BERTORELLO/Getty Images

Imporsi in una realtà come l'Atalanta di Gasperini non è certo un gioco da ragazzi, nemmeno se la Dea ce l'hai nel sangue da sempre, ma Piccoli è riuscito a convincere i nerazzurri a puntare su di lui e a trattenerlo nonostante la volontà dello Spezia di riaverlo in prestito. Il gol col Toro alla prima giornata sarà solo il primo di una lunga serie, la missione è quella di ritagliarsi uno spazio tra mostri sacri del calibro di Zapata e Muriel e di regalare magari nuove zampate nel finale. Di certo gode della fiducia della piazza, essendo da sempre tifoso atalantino e avendo segnato a raffica nelle giovanili.


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