Vincenzo Italiano sta preparando il terreno per l'addio alla Fiorentina?

Le ultime parole in conferenza stampa si prestano a interpretazioni e ipotesi.

Torino FC v ACF Fiorentina - Serie A TIM
Torino FC v ACF Fiorentina - Serie A TIM / Valerio Pennicino/GettyImages
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"Futuro? Ne ho parlato con la società che è al corrente di un mio pensiero, in questo momento vogliamo concentrarci sugli obiettivi, rimanere attaccati a tutte e tre competizioni"

Vincenzo Italiano

Il finale di una stagione, soprattutto se gli obiettivi in ballo sono ancora tutti raggiungibili, somiglia decisamente a un'apnea: quando si trattiene il respiro, quando si resta sott'acqua, non si trova certo il tempo per i propositi o per gli slanci in un futuro distante, si resta semplicemente concentrati sul presente (o su un futuro comunque prossimo). L'atteggiamento di Vincenzo Italiano al momento fotografa questa situazione, la volontà dunque di immergersi in un finale di stagione che vede la Fiorentina in corsa per l'Europa tramite il campionato e, ancor di più, in lizza per un trofeo (tra Conference League e Coppa Italia) sfuggito per un soffio nella scorsa stagione.

Tra apnea e indizi futuri

Esiste dunque una fisiologica volontà di restare sul presente, rifuggendo ogni forma di disegno o progetto esplicito per il dopo, ma al contempo non si può negare che qualcosa - in questo presente - lasci intendere come il futuro di Italiano non sia così automaticamente tinto di viola. Un discorso che si può affrontare da più direzioni, considerando sia il tecnico in sé ma anche la società e la piazza gigliata. Partendo dal tecnico risuonano nella mente le ultime parole, quelle di poco fa in conferenza stampa: "Futuro? Ne ho parlato con la società che è al corrente di un mio pensiero, in questo momento vogliamo concentrarci sugli obiettivi, rimanere attaccati a tutte e tre competizioni". Una prospettiva interessante, una modalità criptica per non esporsi e per rifugiarsi (anche legittimamente) in quel presente così urgente e così in salita (con un calendario arduo davanti a sé).

Si tratta a questo punto di cercare connessioni, di unire i puntini, di capire quali indizi possano portarci a immaginare Italiano lontano da Firenze. Innanzitutto potremmo partire dalle potenziali rivoluzioni in panchina nella prossima stagione, con tanti tecnici del tutto incerti di una conferma o con panchine importanti che verosimilmente dovranno ripartire con un nuovo ciclo (Lazio e Napoli sono esempi concreti, come piste potenzialmente associabili a Italiano). D'altro canto è sotto gli occhi di tutti la storia dello stesso Italiano, un tecnico che ha sempre dimostrato la volontà e l'ambizione di misurarsi via via con sfide più grandi, in una dimensione diversa: lo ha fatto, del resto, anche in occasione del discusso passaggio dallo Spezia alla stessa Fiorentina.

La clausola? Nessuna forzatura

Proprio riagganciandoci a quel punto di rottura, quello col club ligure, si sottolinea come di recente Italiano - a Sportitalia - abbia indicato quella separazione come un rimpianto (nelle modalità) e come una situazione che, a posteriori, avrebbe gestito diversamente. In vista della prossima estate lo scenario appare ben diverso, innanzitutto per un contratto in scadenza: una separazione dai viola potrebbe di fatto risultare meno forzata e irrituale rispetto a quella consumata con lo Spezia, senza quegli strascichi polemici e dolorosi.

Il tema della clausola annuale per il rinnovo vale senz'altro ma presenta due distinguo da fare: da un lato si sottolinea la sua validità solo in caso di qualificazione alla Champions League o all'Europa League, d'altro canto è chiaro che la proprietà non voglia tenere un tecnico in scadenza qualora questo palesasse la volontà di andarsene. Il punto di vista della società, ad oggi, ci rimanda alle recenti parole di Barone e all'idea di un "Italiano ancora a lungo a Firenze". Parole che non devono suonare come una promessa o un timbro, però, ma come una dichiarazione di stima e riconoscimento del lavoro fatto: come a dire che Italiano "avrebbe le carte in regola per restare ancora".

Vincenzo Italiano
Italiano / Gabriele Maltinti/GettyImages

C'è poi, ultimo ma non ultimo, il tema della piazza e dei tifosi: le annate vissute fin qui da Italiano in viola, in un quadro complessivo, hanno riportato i tifosi a sperimentare soddisfazioni messe a lungo in pausa, sia sul fronte del gioco espresso che a livello di risultati (due qualificazioni alla Conference e due finali raggiunte). Al contempo però, in una parte minoritaria ma non certo così risicata della tifoseria, si fa largo una certa aria da "fine ciclo" e non mancano proiezioni future, ipotetici tecnici ideali per ripartire (a maggior ragione con Sarri libero), pensieri diversi dal binomio con Italiano. Una combinazione d'ingredienti che non rende scontato l'addio, dato anche ciò che esprimeranno i prossimi mesi, ma che lo porta comunque nell'orizzonte degli eventi, come prospettiva realistica con cui è lecito iniziare a fare i conti.