La stagione del Siviglia: rendimento e caratteristiche degli avversari della Roma

Sevilla FC v Real Madrid CF - LaLiga Santander
Sevilla FC v Real Madrid CF - LaLiga Santander / Fran Santiago/GettyImages
facebooktwitterreddit

Siviglia-Roma, è il giorno della Finale più importante della storia recente giallorossa. Un'altra Finale, una delle tante del XXI secolo dei rojiblancos. Che ci sia Emery, Lopetegui o José Luis Mendilibar sembra cambiare poco alla società andalusa. Che sia una stagione importante o meno in Liga anche. Il Siviglia, come Mourinho, le Finali europee le raggiunge spesso e quando capita le vince.

Sono 6 Uefa Europa League vinte dal 2006 a oggi, nelle ultime 17 edizioni. Numeri impressionanti per la squadra con più trofei della competizione. A Budapest, alla Puskas Arena, gli spagnoli avranno l'occasione di fare 7, più che raddoppiando la distanza dalle inseguitrici e mantenendo lo 0 nella casella delle Finali perse. 7 come le sfere del drago, scherza l'ex Milan Suso su twitter.

Una stagione infinita

Riavvolgiamo il nastro fino all'estate. Alla nuova stagione si presenta un Siviglia da 70 punti in Liga e un quarto posto che vale la Champions League dietro alle regine di Spagna. Una squadra che nel girone di ritorno del 2021-22 vince soltanto 6 partite (su 19), pareggia troppo e deve fare i conti con un evidente problema realizzativo.

In estate però sorgono i primi veri problemi. Il club andaluso ha necessità di vendere e, inoltre, ha difficoltà a trattenere le sue stelle difensive. Per più di 80 milioni di euro lasciano Siviglia Diego Carlos e Koundé, i due centrali difensivi titolari del ciclo Lopetegui. Il risultato è una squadra inizialmente fragile, che non trova nei sostituti Nianzou e Marcao delle alternative valide, soprattutto a inizio stagione. La squadra perde tre delle prime quattro partite, pareggiando la seconda. La aficion si ribella e Monchi, nella trasferta ad Almeria, deve andare sotto il settore ospiti a placare i tifosi che chiedono a gran voce le sue dimissioni e quelle di Lopetegui.

Ramon Rodriguez Verdejo “Monchi”
UD Almeria v Sevilla FC - LaLiga Santander / Quality Sport Images/GettyImages

L'avvicendamento avviene all'ottava giornata e il nome indicato è Jorge Sampaoli, uno che conosce l'ambiente, di un livello abbastanza noto e che aveva laciato il suo lavoro in Spagna a metà. Le premesse ci sono, ma restano tali. Con Sampaoli il Siviglia non inverte la tendenza. In Liga gli andalusi sbandano e alla 27ª è Jose Luis Mendilibar il profilo più indicato per salvare un club storico. La scelta paga. 21 punti in 11 giornate di Liga che portano lo score totale a 49, risvegliando il discorso qualificazione europea (in Conference) all'ultima giornata.

Il rendimento europeo

In Champions League, non la sua competizione, il Siviglia è sfortunato e delude. Il girone è tra i peggiori, contro il Manchester City, vincitore della Premier League e unica squadra in Europa ancora con la possibilità di completare il Tréble, il Borussia Dortmund, a cui la Bundesliga è sfuggita in modo drammatico all'ultima giornata, e il Copenhagen. I punti totali, al termine delle sei gare, sono cinque, e valgono una lieta retrocessione in Europa League.

Questa sì che è la sua competizione. Dai Playoff alla Finale di Budapest. Il percorso lo inizia Sampaoli: un 3-0 sorprendente, ma non troppo, al Sanzhez-Pizuan con il PSV e una gara intelligente, di contenimento (con sconfitta), in Olanda per passare il turno. Poi c'è il Fenerbahce e l'epilogo è lo stesso, 2-0 in Spagna e sconfitta di misura in Turchia. Quarti di Finale e avvicendamento in panchina. Quando Manchester United e fase finale sembrano troppo, il Siviglia riscopre se stesso. A Old Trafford la pareggia negli ultimi 5 minuti (2-2) e in casa distrugge Ten Hag e Rashford con un netto 3-0. Semifinale, c'è la Juventus di Massimiliano Allegri, nuova favorita per la vittoria del trofeo. All'andata all'Allianz Stadium i rojiblancos giocano meglio, ma vengono ripresi sul pareggio nel recupero. Nella sfida di ritorno il risultato è replicato (1-1), ma a evitare i rigori ci pensa Erik Lamela nel primo tempo supplementare. Finale raggiunta.

Sevilla FC v Juventus: Semi-Final Second Leg - UEFA Europa League
Sevilla FC v Juventus: Semi-Final Second Leg - UEFA Europa League / Anadolu Agency/GettyImages

Punti di forza e punti deboli

Si potrebbe parlare di quel discorso legato all'heritage, alla tradizione, alla passione viscerale di un club per una determinata competizione, e forse non esisterebbe esempio migliore del Siviglia. Non è facile parlare di punti di forza e di debolezza di una squadra che ha cambiato guida tecnica tre volte nel corso della stagione; discorso che invece si semplifica se analizziamo il rendimento della spagnola dalla gestione Mendilibar.

È forse un paradosso che il club andaluso abbia ritrovato una spiccata solidità senza i difensori centrali sulla carta migliori. Gli infortuni di Marcao e Nianzou hanno modificato l'undici titolare, posizionando l'esperto Gudelj e il giovane Bade davanti a Bono nelle gare decisive della stagione. L'esperienza conta, certo, e al Siviglia non manca negli altri reparti. Vanta un portiere che ha giocato una Semifinale del Mondiale, sfiorando il trofeo individuale come miglior estremo difensore della competizione. Due terzini navigati come Navas e Acuña (squalificato, giocherà Telles), una mediana composta da Rakitic e Fernando e un trequartista ordinato e in forma come Oliver Torres. Sulle fasce le opzioni sono tante con Ocampos, unico sicuro del posto, Gil, Lamela e Suso in ballottaggio per l'altro, dietro all'unica punta En-Nesyri. Il marocchino ha segnato 16 gol da gennaio ad oggi e rappresenta una delle principali minacce del club andaluso.

Yousseff En-Nesyri
Sevilla FC v Juventus: Semi-Final Second Leg - UEFA Europa League / Fran Santiago/GettyImages

Probabile formazione Siviglia (4-2-3-1): Bono; Navas, Bade, Gudelj, Telles; Fernando, Rakitic; Ocampos, Torres, Lamela; En-Nesyri. All. Mendilibar.

Una squadra che per certi versi è simile alla Roma si giocherà tutta la stagione mercoledì 31 maggio. Sarà una gara di scacchi a Budapest tra un allenatore che vanta un'esperienza ventennale in questo tipo di partite e un altro per cui invece questa Finale è inedita. Guardando alla rosa completa, sfruttando come base il valore transfermakt, è la Roma la squadra favorita; analizzando invece tutti i fattori il confronto diventa molto più equilibrato, con il Siviglia apparso più in forma nella parte finale di stagione, e con meno problemi fisici per quanto concerne le individualità migliori. Discorsi che accompagnano e preparano alla sfida dell'anno per romanisti e rojiblancos, discorsi che sfumeranno al fischio d'inizio. Quale aspetto sarà più determinante?