Tutti pazzi per Lucca: profilo, carriera e caratteristiche tecniche del gioiello del Pisa

Lorenzo Lucca
Lorenzo Lucca / CPS Images/GettyImages
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L'intento di puntare sui giovani suona spesso come un proposito vano, uno specchietto per le allodole in attesa di giocatori più esperti a cui dare la precedenza: il contesto italiano poi, fatte salve le dovute eccezioni, è spesso pronto a lasciar da parte le promesse per affidarsi a realtà più collaudate, per timore di "bruciare" i talenti più precoci e di darli in pasto a un mondo più grande di loro. Non manca qualche segnale a cui aggrapparsi per sperare in un approccio diverso e più audace verso i giovani, realtà più pronte in tal senso, ed ecco dunque che un profilo come quello di Lorenzo Lucca richiama lo sguardo di tifosi e addetti ai lavori, come grande intuizione del Pisa (primo in Serie B) e come potenziale protagonista di mercato nel 2022, tra sessione invernale o (più verosimilmente) sessione estiva.

Lorenzo Lucca, Luca D'Angelo
Lucca in nerazzurro / Maurizio Lagana/GettyImages

Biografia e carriera

Si fa presto a parlare di predestinati, di giocatori dotati di un talento che deve solo attendere di sbocciare e di essere ammirato da tutti. Nel caso di Lucca, però, il discorso ha connotati meno luminosi e certo privi di lustrini: si tratta sì di un elemento già esploso tra i professionisti, a 21 anni, ma non si può nascondere il percorso tortuoso e disseminato di ostacoli con cui l'altissimo classe 2000 di Moncalieri ha dovuto fare i conti nella sua giovane carriera, prima di emergere. Dalle giovanili del Torino, infatti, Lucca si è trovato a doversi rimboccare le maniche e a partire con la propria scalata fin dai dilettanti, non avendo trovato talent scout o pigmalioni che se lo prendessero realmente a cuore: e dunque Chieri, esperienza povera di soddisfazioni personali, e un passaggio importante all'Atletico Torino. Proprio in questo contesto, infatti, Lucca riuscì a farsi notare tra gli Allievi regionali e a salire in prima squadra, in Promozione, approfittando di qualche assenza tra i più grandi.

Lorenzo Lucca
Esultanza del Pisa / Maurizio Lagana/GettyImages

A proposito di pigmalioni è evidente il ruolo di Mario Goglia nella scalata del giocatore, soprattutto nelle fasi in cui nessuno sembrava crederci particolarmente: fu proprio il ds dell'Atletico Torino a proporlo al Vicenza per un provino, in quanto scout per i veneti, e a dimostrare di credere realmente nelle potenzialità del giocatore. Né l'esperienza in biancorosso (pur con l'esordio in C tra i professionisti) né quella al Brescia in prestito fecero però la differenza, pur sottolineando le tante reti siglate con le Rondinelle in Primavera nel 2018/19: il Toro, che nel 2018 tornò proprietario del cartellino, lo lasciò libero dopo un ultimo anno in Primavera (2 gol e 3 assist in 8 presenze) e, di fatto, fornì un grande assist al Palermo. I rosanero si ritrovarono così in casa un vero e proprio gioiello mai abbastanza apprezzato dai club che lo avevano avuto in precedenza a disposizione. Il resto è pura attualità, con una buona annata tra i professionisti in rosanero, 13 gol in Serie C nella scorsa stagione, e il successivo approdo al Pisa. La stagione in corso parla fin qui di 6 reti e un assist in 7 partite, coi nerazzurri attualmente al primo posto in Serie B e con la chiamata in Under 21 come proverbiale ciliegina sulla torta di un momento eccezionale.

Caratteristiche tecniche

Evidente come le caratteristiche fisiche di Lucca spicchino su tutto il resto, a una prima occhiata, portando anche a valutazioni sul suo impatto in campo: si tratta di un centravanti di due metri d'altezza, aspetto che senz'altro condiziona quel che il giocatore può dare in campo. Il fisico è il punto di forza che salta subito all'occhio e di certo racconta di grandi abilità nel gioco aereo, sia per stacco che per capacità di piazzare il pallone, ma al discorso fisico si accostano qualità anche sorprendenti: un destro secco e potente (rivedere la punizione in Palermo-Bari), opportunismo sotto porta anche nelle occasioni meno nitide e una progressione comunque ammirevole per un giocatore della sua stazza. Il tutto abbinato a un'abilità migliorata nel lavoro senza palla e in tutte quelle accortezze che gli permettono di avere la meglio sui difensori, non soltanto col fisico. Chi lo ha visto crescere non si sorprende di assistere alla sua esplosione e, anzi, ritiene naturali i complimenti del CT azzurro Mancini e la fiducia dimostrata da Nicolato per la sua Under 21. L'idolo assoluto di Lucca, anche per un discorso di fisico per certi versi paragonabile, è Ibrahimovic: dallo svedese cerca di attingere quanto più possibile, pur con la consapevolezza di dover lavorare ancora tanto per esprimersi su quei livelli.

Le sirene di mercato

A questo punto appare chiaro come il futuro sia dalla sua parte: sbocciare non è stato semplice, ripartendo dai dilettanti in giovane età e facendo la gavetta, ma proprio questo potrebbe risultare un punto di forza importante nella sua crescita, anche pensando a un decollo definitivo verso la Serie A. Si tratta di un giocatore che ha sempre preferito assecondare chi gli dimostrava fiducia, anche al di là del nome del club in questione, e non è dunque utopistico immaginare un percorso per gradi, in piazze che potrebbero permettergli di trovare spazio e di non risentire troppo della concorrenza di colleghi più celebrati. Oltre alle big come Milan, Juventus (a cui è già stato proposto in passato) e Inter, dunque, occorrerà tener d'occhio la Fiorentina e la possibilità di un futuro da sostituto di Vlahovic, ormai destinato a partire dopo il no al rinnovo. Una soluzione che, per certi versi, potrebbe risultare meno traumatica rispetto a un passaggio diretto in una squadra di primissimo piano, con tutte le pressioni del caso.


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