Trattativa su San Siro, i tempi si allungano: rischio di sforare la fine del mandato Sala

L'assessore Pierfrancesco Maran ha inviato un messaggio chiaro ad Inter e Milan: "Se l'indice edificatorio proposto resta questo è impossibile avere un giudizio positivo della giunta". La trattativa sulla quantità di costruzioni, come riporta l'edizione odierna del quotidiano Repubblica è aperta: "Ci serve che arrivi una proposta organica, con volumetrie ridotte, che possa essere valutata integralmente". Non basta insomma costruire uno stadio moderno, occorre fare di più.

L’obiettivo iniziale, come ricorda il quotidiano Repubblica, non era limitato alla costruzione di uno stadio moderno, ma anche di un distretto fatto di negozi, uffici, ristoranti, cinema e centro congressi. Le due società tuttavia sembrano avere cambiato quel progetto proponendo non più la totale demolizione del Meazza, ma un suo parziale mantenimento (una curva e una torre) come cittadella dello sport. Tale progetto tuttavia porterebbe a dei costi aggiuntivi pari a circa 74 milioni di euro e, dunque, la richiesta dei club di costruzioni necessarie per rientrare dell’investimento. Troppo per il Comune.

Se le società, per diminuire i costi, decidessero di tagliare le costruzioni, sarebbero costrette a presentare uno studio di fattibilità aggiornato. L'ok della giunta arriverebbe non prima di settembre. Poi i tempi sarebbero piuttosto lunghi. Le società dovrebbero decidere a quale dei due architetti in gara affidare il disegno, e presentare il progetto in Regione: una proceduta necessaria. La Conferenza dei servizi partirebbe in un momento successivo: tutti gli enti sarebbero chiamati a fornire il loro parere prima della dichiarazione finale di pubblica utilità. Tutto questo potrebbe essere completato anche nell'arco di 10 mesi.

Le elezioni comunali, si legge sempre su Repubblica, si svolgeranno in primavera e l'aula potrebbe essere chiamata a votare per un "sì" o un per un "no" in modo da spedire il parere in Regione. La questione sarebbe nuovamente di pertinenza politica e si potrebbe decidere di lasciare la patata bollente nelle mani della prossima amministrazione.

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