Taylor è il parafulmine tra la Roma e Mourinho: tutta l'insofferenza del portoghese

Mourinho
Mourinho / Naomi Baker/GettyImages
facebooktwitterreddit

La polemica e il polverone mediatico riescono spesso a spostare l'attenzione da temi cruciali, la direzione arbitrale - anche in astratto - rappresenta probabilmente il più efficace parafulmine, la forma di distrazione più dirompente, ed è logico che (in presenza di una direzione oggettivamente lacunosa) la rabbia e il senso di frustrazione abbiano nome e volto di Anthony Taylor.

L'arbitro della finale di Europa League tra Siviglia e Roma, del resto, si è reso protagonista di una serie di decisioni controverse o semplicemente errate: dalla gestione dei gialli al recupero infinito concesso nel primo tempo, dal rigore inizialmente assegnato al Siviglia a quello negato alla Roma, il tutto aggiungendo un'eccessiva magnanimità nei confronti di Rakitic e di Lamela (a rischio rosso ma graziati dal direttore di gara).

Vittima della Roma o di se stesso?

Una compilation che sa di amarezza per la Roma, una sequenza infausta che - come logico in questi casi - ha calamitato le attenzioni dei protagonisti e degli addetti ai lavori nel post-partita, come prima e più urgente reazione alla beffa sportiva. La rabbia rivolta verso l'arbitro, per quanto potente e di sicuro richiamo mediatico, non riesce però a offuscare del tutto ciò che resta sullo sfondo: un futuro di José Mourinho tutt'altro che sicuro e un clima certo non sereno tra lo stesso tecnico portoghese e la dirigenza giallorossa.

Le parole che fanno più rumore, a conti fatti, sono quelle che vedono Mourinho esprimere tutta la frustrazione del caso rispetto al proprio ruolo all'interno dell'universo giallorosso: "Sono un pochino stanco di essere allenatore, uomo di comunicazione, di essere la faccia che dice che siamo stati derubati. Sono un pochino stanco di essere così tanto". Una chiave di lettura interessante, quella offerta dal portoghese, per certi versi anche alternativa rispetto alla consueta narrazione basata sulle richieste di mercato e sugli investimenti ridotti da parte della proprietà.

Sevilla FC v AS Roma - UEFA Europa League Final 2022/23
Mourinho in Siviglia-Roma / Anadolu Agency/GettyImages

Una lettura che regala, del resto, nuove riflessioni sullo stesso ruolo di José Mourinho e sul tipo di contributo del portoghese: siamo abituati a conoscerlo come accentratore, anche meramente dal suo arrivo a Roma e dai sui input iniziali, e ci troviamo adesso di fronte a uno Mourinho che spinge per spogliarsi di quell'abito che lui stesso si è cucito addosso (a Roma così come nel suo passato più remoto).

Forma e sostanza

Un tema che appare distinto e separato rispetto a quello di una società forzatamente "bloccata" sul mercato ma che, a conti fatti, s'intreccia anche a tale aspetto: Mourinho si trova a dover gestire un gruppo che, a suo dire, deve gettare il cuore oltre l'ostacolo per restare aggrappato all'obiettivo minimo, al contempo - in aggiunta alle acrobazie necessarie per trovare il bandolo della matassa a livello tattico - il portoghese diventa anche volto e immagine della Roma a livello istituzionale, anche quando si tratta di diventare scomodi, di denunciare.

La frustrazione di Mourinho rappresenta probabilmente una sintesi esatta tra le due questioni (quella degli investimenti e quella della comunicazione), un discorso di forma e di sostanza, un presupposto che rende complesso a questo punto immaginare, anche a mente fredda, un nuovo inizio, una tabula rasa da cui ripartire in vista della prossima stagione.

AS Roma president Dan Friedkin and his son Ryan talk during...
I Friedkin / Insidefoto/GettyImages

Mourinho non si è nascosto dietro a frasi di circostanza o dietro a dichiarazioni criptiche, rifugio spesso confortante per gli allenatori, e ha fatto la propria mossa: difficile immaginare, da parte della proprietà, un cambio di direzione così radicale (sul mercato e come atteggiamento istituzionale) tale da soddisfare le richieste del tecnico, da placare quel suo senso di stanchezza che - stavolta in modo più esplicito del solito - è emerso.