SuperLega, le dichiarazioni dei presidenti delle società partecipanti

Florentino Perez
Florentino Perez / Soccrates Images/Getty Images
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Ha preso vita la SuperLega. Nelle ultime ore non si parla d'altro nel mondo del calcio e dello sport. Il nuovo torneo che sostituirà la Champions League, formato da 15 club. Queste società avranno il diritto di partecipare alla competizione indipendentemente dalla loro posizione in classifica. Ogni anno se ne aggiungeranno altre cinque a seconda del posizionamento nei propri campionati. Tante polemiche e commenti a riguardo. A seguire le dichiarazioni dei presidenti dei club che hanno partecipato alla fondazione della SuperLega.

Andrea Agnelli, presidente della Juventus e promotore della SuperLega

«Stiamo garantendo a tifosi e appassionati un programma di partite che sappia alimentare il loro desiderio di calcio e, al contempo, fornisca un esempio positivo e coinvolgente. I 12 Club Fondatori hanno una fanbase che supera il miliardo di persone in tutto il mondo e un palmares di 99 trofei a livello continentale. In questo momento critico ci siamo riuniti per consentire la trasformazione della competizione europea, mettendo il gioco che amiamo su un percorso di sviluppo sostenibile a lungo termine, con un meccanismo di solidarietà fortemente aumentato, garantendo a tifosi e appassionati un programma di partite che sappia alimentare il loro desiderio di calcio e, al contempo, fornisca un esempio positivo e coinvolgente».

Le dichiarazioni di Joel Glazer, proprietario del Manchester United e futuro vicepresidente della SuperLega

«Mettendo insieme i più grandi club e giocatori del mondo ad affrontarsi per tutta la stagione, la Super League aprirà un nuovo capitolo per il calcio europeo, assicurando una competizione e strutture di prim’ordine a livello mondiale, oltre a un accresciuto supporto finanziario per la piramide calcistica nel suo complesso».

Le parole del Presidente del Real Madrid, Florentino Perez, nuovo numero uno anche della neonata

“Aiuteremo il calcio ad ogni livello e lo porteremo ad occupare il posto che a ragione gli spetta nel mondo. Il calcio è l’unico sport davvero globale con più di quattro miliardi di appassionati e la responsabilità di noi grandi club è di rispondere ai loro desideri”.


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