Nasce la SuperLega: cosa cambia, la situazione e il format

Andrea Agnelli, uno dei fondatori della SuperLega
Andrea Agnelli, uno dei fondatori della SuperLega / Stefano Guidi/Getty Images
facebooktwitterreddit

È nata la SuperLega. Non improvvisamente e inaspettatamente. Infatti le indiscrezioni della giornata di ieri e le successive minacce di UEFA e FIFA, lasciavano presagire qualcosa di importante. Il mondo del calcio rischia di cambiare radicalmente, almeno per come siamo stati abituati a vederlo fino ad oggi.

Un nuovo torneo, che sostituirà di fatto la Champions League, formato da 15 società fondatrici e che avranno il diritto di partecipare al torneo indipendentemente dalla loro posizione in classifica. Se ne aggiungeranno altre 5 - variabili di anno in anno - a seconda del loro posizionamento in campionato. Ma non sarà un cambiamento rapido e indolore. Si preannunciano ricorsi, processi. In ballo ci sono tanti, troppi soldi.

Cosa è successo?

Nella giornata di ieri (domenica 18 aprile, ndr) il Corriere dello Sport e la stampa francese hanno sganciato una bomba inaspettata. Dodici società europee pronte ad annunciare la SuperLega. Tra i club coinvolti anche tre italiani, oltre a sei inglesi e tre spagnoli.

L'obiettivo principale è quello di fermare il piano della UEFA per il rilancio della Champions League, idea che non piace totalmente ai grandi club europei che vorrebbero più garanzie sul piano economico e sulla partecipazione a questa competizione. D'altronde, parlando di numeri, è stato dimostrato che tra la partecipazione o meno alla massima competizione europea per club ballano ben 100 milioni di euro.

La UEFA e la FIFA, dopo le prime indiscrezione sulla SuperLega si uniscono e minacciano serie ripercussioni per chi parteciperà alla SuperLega. La UEFA è pronta a non riconoscere più nei vari campionati nazionali - in accordo con le Federazioni - i club fondatori, ma soprattutto le società non potranno più partecipare a tornei targati UEFA e FIFA. Non solo, vengono coinvolti anche i calciatori: chi giocherà per uno dei club fondatori della SuperLega non potrà disputare gare con la maglia della propria nazionale.

Infine, perché alla fine il nocciolo della questione è sempre quello, viene progettata e minacciata una causa da circa 60 miliardi di euro, il tutto in accordo con le federazioni nazionali. Insomma, inizia lo scontro totale tra i presunti - fino ad allora - fondatori della SuperLega, l'UEFA e la FIFA.

DAZN, inizialmente coinvolta come partner della SuperLega, si dissocia da questo accostamento.

L'annuncio nella notte tra il 18 e il 19 aprile

Una volta terminate le gare di campionato, arrivano i comunicati congiunti delle dodici società fondatrici della SuperLega. Per la Serie A ci sono Juventus, Inter e Milan; per la Premier League ci sono Arsenal, Chelsea, Liverpool, Manchester United, Manchester City, Tottenham; per LaLiga invece Atletico Madrid, Barcellona e Real Madrid.

Le dodici squadre annunciano la creazione della Super League, torneo chiuso a 15 società fisse, fondatrici, quindi qualificate di diritto (ne mancano tre) e 5 società che parteciperanno a seconda della loro posizione in campionato.

Tra le tre squadre invitate mancanti, spuntano i nomi di Bayern Monaco, Borussia Dortmund e Paris-Saint-Germain. Al momento queste tre società hanno deciso di respingere l'invito e appoggiare la UEFA.

L'Eca perde i pezzi e l'organigramma della SuperLega

L'Assocazione dei club Europei perde i pezzi. Andrea Agnelli dopo l'annuncio della creazione della SuperLega si dimette dal ruolo di presidente dell'ECA, seguito da tutte le dodici società fondatrici del nuovo torneo, che si escono da questo ente.

Infatti il presidente della Juventus diventa vicepresidente della SuperLeague insieme a Joe Glazer (presidente dello United), con Florentino Perez - la persona che ha mosso tutte le pedine - presidente.

Creazione sito e format del torneo

Nella notte tra il 18 e il 19 aprile, dopo l'annuncio tramite comunicati stampa dei club, viene aperto ufficialmente anche il sito del torneo. TheSuperLeague. Qui viene svelato definitivamente il format del torneo e gli obiettivi (economici).

Il format

Sarà un torneo da venti squadre (come già detto in precedenza, 15 fisse e 5 variabili a seconda del loro posizionamento in campionato). I club verranno divisi in due gironi da 10 squadre per una fase a gironi di andata e ritorno da ben 18 partite. Le prime quattro classificate di ciascun girone poi si affronteranno nelle fasi ad eliminazione diretta, che si giocheranno sempre con match d'andata e ritorno, fino alla finalissima (gara secca) che decreterà la squadra vincitrice del torneo.

Le partite si giocheranno tutte durante la settimana, andando a sostituire di fatto la Champions League. Anche se il numero dei match aumenteranno. Tutte le squadre infatti avranno 18 gare garantite (ad oggi in Champions League sono "solo" 6), mentre per chi arriva in finale giocherà ben 23 partite (oggi in Champions League "appena" 13).

Chi si unirà ai fondatori?

Mancano tre posti tra i fondatori della SuperLega. Le squadre inizialmente coinvolte nel progetto sono state Bayern Monaco, Borussia Dortmund e Paris Saint-Germain. Le tre squadre hanno inizialmente - come detto sopra - deciso di rifiutare l'invito e appoggiare la UEFA. Non è escluso un ripensamento, così come l'ingresso di altri club: la Roma e il Lipsia infatti sono tra le candidate a prendere posto tra le 15 società fondatrici del torneo, e avere così il diritto alla partecipazione.

Tempistiche

Se all'inizio si è parlato di un esordio nella stagione 2022-23, con il passare delle ore si è fatta sempre più insistente l'idea di far partire la SuperLega già ad agosto. Agosto 2021. Nei comunicati stampa della notte i club sono rimasti molto vaghi sull'inizio del torneo, con l'idea di trovare un accordo - ad oggi impossibile - con UEFA e FIFA.

Obiettivo economico

Il calcio ormai è sempre più legato al denaro. La creazione di questa SuperLega non può che andare verso questa direzione. I principali proprietari dei club europei hanno sempre visto gli sport americani - e le loro interessanti entrate - come uno degli obiettivi principali da raggiungere. La NFL per esempio generà incassi per 7 miliardi di euro, contro i 2 miliardi (più o meno) della Champions League.

Tra gli obiettivi economici della SuperLeague - come riportato nel sito ufficiale - infatti c'è quello di raggiungere i 10 miliardi di euro di ricavi nel periodo iniziale del torneo. Un obiettivo ambizioso che spiegherebbe anche la rapidità di esecuzione.


Seguimi su Telegram.