Serie A il 19 settembre. Le società chiedono un protocollo di sicurezza più "morbido"
Il campionato italiano di Serie A dovrebbe ripartire il prossimo 19 settembre. il condizionale, in questo momento, è d'obbligo anche perché c'è da segnalare il significativo incremento dei contagi anche tra i calciatori. La sensazione è che si possa ripartire rispettando tutte le norme. Il mondo del calcio ha chiesto un protocollo di sicurezza più "morbido" e meno restrittivo per le società.
Le società, come sottolinea la redazione di calciomercato.com, hanno chiesto di potere svolgere i tamponi ogni sette giorni (ora è previsto che gli atleti si sottopongano ai test ogni 4 giorni, ndr). La risposta è attesa a breve. Sarà importante anche capire cosa accadrà dopo il rientro dalle vacanze. La riapertura delle scuole e la ripresa dei campionati dilettantistici saranno dei test importanti per capire come evolve la situazione Coronavirus.
Al momento non sembrano esserci invece le condizioni per una riapertura, seppur parziale, degli stadi al pubblico. Non dalla prima giornata del campionato almeno. I presidenti della Serie A, con in testa De Laurentiis, spingono per il ritorno dei tifosi, ma al sarebbe oltremodo rischioso. Dal primo settembre, l'ultimo Dpcm equiparerà gli eventi sportivi a quelli legati allo spettacolo. Sarà consentita la presenza di 1000 persone all'aperto e 200 nei luoghi chiusi. Solo in casi eccezionali sarà possibile ampliare la presenza del pubblico, ma tale possibilità dovrà trovare l'assenso dei presidenti delle Regioni e del Cts.
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