Capitani in scadenza contrattuale e in fuga?

La fascia da capitano
La fascia da capitano / Emilio Andreoli/Getty Images
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C'era una volta il capitano: bandiera, icona e beniamino della tifoseria. Leader carismatico che per primo si gettava nella mischia per trascinare la squadra verso la vittoria. Una figura quasi mitica che ogni bambino sognava di emulare.

Nel corso degli anni, abbiamo visto molti calciatori legare indissolubilmente la propria carriera a un'unica squadra. Prendendo in esame la Serie A, giocatori come Maldini, Totti, Zanetti e Del Piero hanno rifiutato diverse offerte più ricche pur di rimanere fedeli ai propri colori. Le società non dovevano nemmeno sforzarsi più di tanto per convincerli a rimanere e rinnovare i contratti.

AS Roma's forward and captain Francesco
Totti e Maldini / FILIPPO MONTEFORTE/Getty Images

Eppure negli ultimi anni la situazione sembra essere fortemente cambiata: il capitano è diventato un giocatore come gli altri e, in quanto tale, anche lui può essere messo in discussione e perfino ceduto. I club calcistici ragionano sempre più secondo logiche aziendali, pertanto chi non risulta funzionale all'economia della squadra va eliminato.

Senza andare troppo lontano, pensiamo ai trattamenti riservati a Del Piero e Totti da parte di Juventus e Roma. Entrambi i campioni del mondo desideravano continuare a giocare, difendendo la maglia che ormai era diventata una seconda pelle, ma la loro età e gli infortuni sempre più frequenti non rendevano i loro rinnovi un'operazione economicamente vantaggiosa per le società. In questo modo, il 10 bianconero fu costretto a migrare in Australia per proseguire nella sua carriera, quello giallorosso decise addirittura di smettere.

La pandemia sembra aver acuito questa tendenza aziendalista. Infatti, dei 20 capitani di Serie A, ben 10 hanno un contratto in scadenza. Certo, molte dirigenze si stanno mobilitando per imbastire delle trattative di rinnovo, ma in molti casi si parla già di cessioni annunciate. Quello del 2021/22 potrebbe essere infatti l'ultimo anno di Samir Handanovic a difesa dei pali dell'Inter con la fascia al braccio. L'avanzare di età dello sloveno e i suoi errori sempre più frequenti hanno messo i nerazzurri nella condizione di iniziare a cercare un nuovo portiere per il 2023.

Gabriele Oriali, Ionut Radu, Daniele Padelli, Samir Handanovic, Antonio Pintus, Lautaro Martinez, Alexis Sanchez, Arturo Vidal, Romelu Lukaku, Danilo D'Ambrosio
Handanovic solleva il trofeo della Serie A / Jonathan Moscrop/Getty Images

Discorso diverso per l'altra squadra dei Navigli. Sulla carta, il capitano del Milan è ancora Alessio Romagnoli, ma le sue partite deludenti, unite all'exploit della coppia Kjaer-Tomori hanno relegato il difensore classe '95 in panchina. Maldini e Massara vorrebbero alleggerirsi del suo stipendio da 3.5 milioni di euro il prima possibile, quindi potremmo vedere Romagnoli cambiare casacca già in questa sessione di mercato.

Un caso inedito nel mondo del calciomercato è quello di Giorgio Chiellini. Alla Juventus dal 2005, il difensore è considerato una bandiera dall'intero popolo bianconero. Il suo contratto con la Vecchia Signora scadeva a giugno 2021, ma nei mesi scorsi Agnelli e co. non hanno fatto un granché per prolungare la sua permanenza, così il 1° luglio Chiellini è rimasto svincolato. A quanto pare però, il suo rinnovo non è mai stato in discussione e, dopo essere diventato il primo capitano a vincere un Europeo da disoccupato, ha firmato il suo nuovo contratto con la Juventus.

Rimanendo in tema "campioni d'Europa", situazione diversa invece per Lorenzo Insigne, il cui futuro al Napoli sembra fortemente in dubbio. Il neotecnico azzurro Luciano Spalletti non ha dubbi: il giocatore rinnoverà e resterà leader indiscusso della squadra. Più cauto appare invece Aurelio de Laurentiis, il quale afferma di aver sottoposto diverse offerte a Insigne che però continua a chiedere stipendi più ricchi. Il patron partenopeo ha rivelato di non volersi spingere più in là sotto l'aspetto economico e che la permanenza del capitano in Campania dipenderà tutta dalla sua voglia di restare. Staremo a vedere come si evolverà la situazione.

Si stanno dando invece da fare i dirigenti della Roma per rinnovare il contratto di Lorenzo Pellegrini in scadenza nel 2022. Dopo aver ereditato la fascia da Dzeko, il centrocampista prosegue la dinastia dei capitani romani e romanisti inaugurata da Totti e portata avanti da De Rossi e, in parte, da Florenzi. Negli ultimi anni, i giallorossi hanno visto partire ogni anno molti giocatori validi e la piazza mal sopporterebbe la partenza di un giocatore chiave come Pellegrini, quindi la fumata bianca è attesa prossimamente.

Anche il contratto di Andrea Belotti scadrà il prossimo giugno. Il Gallo sembra voler cambiare aria per cercare di compiere quel salto di qualità che un attaccante di 27 anni è chiamato a fare prima che sia troppo tardi. D'altra parte, Cairo e Juric proveranno a trattenerlo offrendogli un ingaggio più alto, ma soprattutto un Torino più competitivo in campionato.

Il mercato agisce in maniere a noi misteriose, siamo ormai abituati a vedere trasferimenti eclatanti, ma vedere il capitano di una squadra indossare una casacca diversa fa sempre un effetto strano.


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