Sarri-Juventus, storia di un "fallimento" annunciato. Perché il mister lasciò Napoli
Maurizio Sarri era arrivato alla Juventus per migliorare il gioco dei bianconeri e per consentire alla Vecchia Signora di fare un salto di qualità a livello europeo. Il coach di Figline Valdarno non è riuscito a centrare nessuno dei due obiettivi. Ecco perché sembra giusto parlare di "fallimento" nonostante la conquista di uno Scudetto. Eppure chi conosce bene il percorso dell'ex allenatore del Napoli aveva preannunciato da tempo le possibili difficoltà che avrebbe trovato a Torino.
Maurizio Sarri al Chelsea ha fatto bene "solo" se si guardano i risultati. Ha vinto una Europa League, ha riportato gli inglesi in Champions e ha perso ai rigori la finale di coppa di lega contro il Manchester City. A Londra, tuttavia, fu contestato a causa del suo (non) gioco. Il trainer toscano non riuscì ad imprimere le sue idee ad Hazard e ai suoi compagni di squadra. Il belga, così come tanti altri calciatori di quel Chelsea, aveva delle caratteristiche che si sposavano poco con le idee del mister. Ecco allora che il gioco di Sarri appariva spesso prevedibile, con un giropalla lento che spesso diventava stucchevole.
L'habitat naturale di Sarri era Napoli. In Campania aveva calciatori che lo seguivano e che erano funzionali al suo tipo di gioco. Quella squadra era formata da piccoletti che mettevano il collettivo al centro di tutto. Non c'erano primedonne, ma un ingranaggio perfetto che, per tre anni, ha fatto divertire tutta l'Europa. Sarri non lasciò Napoli per il soldi. De Laurentiis avrebbe soddisfatto le richieste economiche del coach d Figline Valdarno. Il mister voleva una squadra competitiva, in grado di lottare davvero per l'unico obiettivo che interessa davvero i napoletani: lo Scudetto.
Sarri, pur innamorato di Napoli e della sua gente, desiderava coronare il suo percorso con la conquista di uno Scudetto. Voleva che gli fosse riconosciuto lo status di grande allenatore. Ciò che è successo dopo in Campania ha confermato i suoi dubbi. Dopo di lui il Napoli non è mai stato davvero competitivo per il titolo. E l'ennesima Coppa Italia - per quanto vincere faccia sempre bene - non può soddisfare una piazza che insegue il sogno Scudetto da 30 anni...
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