Sarri: "Juve inallenabile? Non l'ho mai detto. Immobile? Dipende da lui e dallo staff"

Maurizio Sarri
Maurizio Sarri / Emilio Andreoli/GettyImages
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Archiviata la sosta, la Serie A riparte con la 13ª giornata. Tra le 10 partite, spicca il big match di sabato pomeriggio tra Lazio e Juventus. Dopo Massimiliano Allegri, anche Maurizio Sarri ha preso parte alla conferenza stampa della vigilia. Ecco le parole del tecnico biancoceleste (fonte: cittaceleste.it).

Su Luis Alberto:
"Per noi è un giocatore importantissimo e non a caso da quando sta giocando ai suoi abituali livelli, la squadra ha fatto prestazioni diverse. Stiamo cercando di impostare la squadra su di lui e su Milinkovic. Il percorso non è stato semplice ma strada presa sembra essere quella giusta".

Il potenziale offensivo della Juve:
"La Juve, al di là della classifica, mi sembra abbia la rosa più profonda e forse anche quella con più qualità della Serie A. Non è un discorso dell’attacco ma dei singoli di alto livello, vediamo di dargli la gestione della palla il meno possibile per contenerli al massimo".

Sugli scontri con Allegri:
"Gli scontri tra gli allenatori sono discorsi giornalistici. Noi speriamo di confermare quanto di buono fatto vedere prima della sosta".

Sul centrocampo di Lazio e Juventus:
"Noi abbiamo degli ottimi giocatori e loro anche, è tutto da vedere. Stanno aprendo un ciclo nuovo anche loro e saranno a metà del percorso, non sono ancora la squadra che vorranno diventate. Io sono contento dei miei e penso che abbiano ancora margini di crescita".

Luis Alberto, Sergej Milinkovic-Savic
Luis Alberto e Sergej Milinkovic-Savic / Giampiero Sposito/GettyImages

Juve inallenabile?
"Sono quei virgolettati che i giornalisti mettono sul sentito dire, io non ho mai detto questo, non ci sono dichiarazioni su questo. Io sono partito dal basso e sono arrivato a vincere lo Scudetto in A, è qualcosa che chiude un cerchio di 20 anni fatti nelle categorie inferiori, questo mi è rimasto sicuramente".

Obiettivo quarto posto:
"Dobbiamo risolvere i nostri problemi prima di pensare ai nostri obiettivi. Tre partite significano poco: fino ad ora abbiamo avuto un’ottima reazione a una partita disastrosa. Essere tosti per 15 giorni riesce a tutti, per 3 mesi a pochi, per 11 mesi solo a chi poi va a raccogliere risultati importanti. Se fra 3 mesi la squadra ha fatto 15 partite con continuità di prestazioni potremo allora darci un obiettivo".

Le condizioni di Ciro Immobile:
"L’edema è risolto, c’è ancora un piccolo segno che potrebbe lasciar pensare a qualche tipo di rischio. Domani mattina farà una ulteriore tac per vedere la situazione. Dipende dallo staff medico e dalle decisioni del ragazzo".

Ciro Immobile
Ciro Immobile / Paolo Bruno/GettyImages

Tre gare ravvicinate:
"Spero di trovare qualche ora per dormire perché sarà dura. Quando entri in questi momenti è dura per 2000 motivi. Noi giocheremo in Russia giovedì, rientreremo venerdì pomeriggio e poi domenica giocheremo a Napoli. Tre gare importantissime, le giochiamo con questo calendario difficile anche dal punto di vista cronologico ma ora pensiamo alla prima, senza andare a pensare oltre. Spendiamo tutto quello che abbiamo da spendere e poi giovedì pensiamo al da farsi".

Sulla sosta:
"È complicato per tutti. Ti trovi dal club alle Nazionali: allenamenti diversi, pensieri diversi, alimentazioni diversi. Si può pensare che sia tutto automatico ma la gara dopo la sosta è difficile per tutti, per noi maggiormente perché non abbiamo una mentalità consolidata. Eravamo in crescita e non è automatico ripartire da quello, per noi è più delicato ripartire proprio per questo".

Differenze tra Juventus e Lazio:
"Io sono arrivato lì in un momento storico particolare. Venivano da 7-8 campionati vinti ed era quasi inevitabile che dessero il campionato per scontato ma in realtà è stato difficilissimo. C’è stato il lockdown, c’era una squadra che probabilmente stava arrivando alla fine di un ciclo e infatti è stata ringiovanita. Al di là dei festeggiamenti degli altri, a me ha dato soddisfazione vincere quel campionato".

Maurizio Sarri
Sarri sulla panchina della Juventus / Marco Canoniero/GettyImages

Il punto sul rinnovo:
"Io parlo con il presidente quasi tutti i giorni. Quando viene qui abbiamo modo di scambiarci opinioni e il resto. E’ un rapporto molto diretto, io gli ho sempre detto quello che penso. Le scelte però le fa il presidente: lui sa quello che penso e io so quello che pensa. Le basi per costruire qualcosa ci sono".

Pedro centravanti:
"Abbiamo provato due squadre, una con il centravanti classico e una senza. Pedro può fare l’attaccante centrale, lo ha fatto anche al Chelsea e anche al Barcellona, è una soluzione che ci farebbe giocare in maniera diversa".

Sulla fisicità di Basic:
"Io non voglio mai andare a giocare sulle qualità degli avversari, difficilmente avremo una fisicità come la Juve, anzi forse mi piace di più contare sull’opposto e noi faremo la nostra partita indipendentemente dalla fisicità della Juve. Ovvio che in alcune situazione sarà uno svantaggio ma in altre un vantaggio".

Su Lazzari e Marusic:
"Marusic ha carica virale bassissima e spero risolvibile in pochi giorni, poche ore, ma la situazione è questa. Lazzari va a 2000 fisso, in allenamento non ti lascia mai brutte sensazioni da questo punto di vista. Ho visto i carichi di lavori fatti durante la riatletizzazione, erano carichi pesanti, quasi allenamenti veri e propri e non penso che avrà problemi ad andare dentro".


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