La decidono i centrali: Smalling-Ibanez, 2-0 della Roma sullo Spezia
La diciassettesima giornata di Serie A si chiude con la sfida dell'Olimpico tra Roma e Spezia, Mourinho spera di trarre spinta dal primo posto di Conference per superare il momento difficile in campionato, con due sconfitte consecutive. I giallorossi recuperano interpreti importanti rispetto alle ultime uscite, l'assenza di Zaniolo dà modo peraltro a Mayoral di trovare spazio a supporto di Abraham.
La sfida si mette subito in discesa per la Roma: sponda di Abraham di testa, Smalling interviene sempre di testa e al 6' firma il vantaggio giallorosso. E Abraham prova a rendersi protagonista anche successivamente, servendo a Vina il pallone del potenziale 2-0: provvidenziale Provedel. Dall'altra parte Rui Patricio si fa trovare pronto su Reca, il portoghese è posizionato al meglio e respinge l'unica occasione spezzina.
Abraham a fine primo tempo conferma il rapporto privilegiato coi legni e raggiunge quota cinque in questo sfortunato record personale. I segnali di ripresa dello Spezia nella ripresa trovano un muro nel raddoppio giallorosso: Veretout da corner pesca Ibanez che, in terzo tempo, beffa Provedel. Lo Spezia si illude di poter rientrare in partita ma l'arbitro annulla il gol di Manaj per fuorigioco, netto, ravvisato dal VAR. Nel finale la Roma mostra qualche calo di tensione ma lo Spezia non trova il gol necessario per riaprire i giochi: si chiude sul 2-0, la squadra di Mourinho riprende la Juve e avvicina la Fiorentina.
La chiave tattica
Il vantaggio firmato da Smalling in avvio condiziona inevitabilmente il copione della sfida, dando sicurezza alla Roma e obbligando lo Spezia a interpretare la gara diversamente da come l'aveva preparata.
La Roma però è abile a pressare alto e a impedire agli uomini di Thiago Motta di avanzare il raggio d'azione, costringendoli anzi ad abbassarsi. Interessante il lavoro della coppia Abraham-Mayoral, con lo spagnolo che svaria e arretra e l'inglese che fa da terminale offensivo.
La Roma gestisce e lo Spezia resta in partita, i giallorossi hanno tutto l'interesse a non accelerare i ritmi, pur conducendo il match. Roma sorniona e cinica nella ripresa: nel momento migliore dello Spezia, su corner, trova il 2-0, riuscendo poi a portarlo in fondo.
La giocata del match
La pericolosità delle sponde di testa in area è cosa nota e Abraham evidentemente lo sa bene, aprendo il match con l'assist decisivo per il gol di Smalling che mette subito in discesa la sfida per i giallorossi, sugli sviluppi di un corner dalla destra battuto da Karsdorp. Sempre a proposito di Abraham merita una menzione il tacco con cui libera Vina al tiro, poi parato da Provedel.
Il migliore in campo: Mkhitaryan 7
Attivo e intraprendente, svaria su tutto il fronte offensivo e regala giocate di qualità ed efficaci, dimostrando di aver trovato una nuova veste ideale (anche insolita) come mezzala nel 3-5-2. L'aggancio sbagliato in area su lancio lungo del compagno al 72' è il primo errore di una partita, come di consueto, fatta di lucidità e intelligenza. Gli manca solo il gol per completare l'opera.
Le pagelle
Rui Patricio 6,5 Noto come per i portieri possano essere trappole le sfide con pochi interventi, il portoghese però non ci casca: nelle due occasioni in cui viene chiamato in causa è reattivo. Sul 2-0 poi impedisce ancora allo Spezia di tornare in gioco.
Smalling 7 Partita d'esperienza in difesa, con scelte sempre corrette, e torna a essere efficace anche salendo sui corner, trovando il primo gol in questa stagione e sbloccando il match. Imperioso di testa.
Veretout 6,5 Partita di sostanza ma anche di qualità per il francese, soprattutto pensando al suo contributo sui calci piazzati: assist per il 2-0 di Ibanez e corner sempre pericolosi per la difesa dello Spezia.
Vina 6,5 Il giocatore insicuro e talvolta goffo delle prime uscite sembra un ricordo, l'esterno sinistro si fa valere in entrambe le fasi e sembra aver acquisito sicurezza, spingendo con continuità e perdendosi solo nell'ultima giocata.
Abraham 6 Meriterebbe il gol nel primo tempo e lo sfiora anche, colpendo il palo (l'ennesimo della sua stagione). Si danna l'anima come al solito e si rivela altruista, oltre che decisivo sulla sponda per l'1-0. Nella ripresa cala, anche fisicamente, e risulta più avulso dal gioco giallorosso.
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