Roma, si complica l'acquisto dei terreni di Tor di Valle: le ultime
L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, nello spazio riservato al calcio, si sofferma, tra le altre cose, sulla situazione in casa Roma. Prima della emergenza sanitaria provocata dal Coronavirus sembrava scontato il passaggio di proprietà a Friedkin. Queste le parole di Martin Nemecek, direttore generale del gruppo Cpi al giornale ceco E1: "L'operazione è rinviata. Non è possibile concludere l'accordo".
Lo stop della trattativa è dovuto anche al mancato acquisto dei terreni di Tor Di Valle - dove dovrebbe sorgere il nuovo stadio della Roma - da parte dell’immobiliarista ceco Radovan Vitek. Quest'ultimo trattava non con la Roma, ma con il gruppo di Luca Parnasi, ex socio di Pallotta. Vitek avrebbe dovuto rilevare il debito di Parnasi con Unicredit e quindi acquistare anche i terreni di Tor di Valle. Non è però stato trovato l'accordo economico e l'affare, al momento, è saltato.
Non è escluso che le trattative possano riprendere nelle prossime settimane, ma si concentreranno solo sui terreni. L'obiettivo è quello di investire meno dei 50 milioni previsti. L'imprenditore ceco, d'altronde, avevano avuto vari colloqui con i referenti del rpogetto relativo allo stadio e ci sarebbe la volontà comunque di andare avanti anche se a condizioni al ribasso rispetto a quello che era stato pattuito in passato.
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