Roma, il Decreto Liquidità salva (per ora) Pallotta. Cessione club, spunta la deadline
Il bilancio della Roma di è chiuso con un deficit importante. Prima del 30 giugno non sono state concluse delle operazioni di rilievo. Il rosso è pari a 130 milioni di euro. Tale situazione preoccupa soprattutto i responsabili dei conti giallorossi. A fine marzo 2020, come si legge sul portale calciomercato.com, la perdita aveva ridotto il capitale sociale di oltre un terzo portandolo al di sotto del limite legale imposto dall'articolo 2.447 del codice civile. La Roma ha cercato di rimediare di anno in anno con aumenti di capitali realizzati dalla proprietà e attraverso le plusvalenze.
L'emergenza sanitaria provocata dal Coronavirus ha in qualche modo aiutato Pallotta. La Roma ha aderito al Decreto Liquidità, misura destinata a quelle aziende che, per colpa dell'emergenza Covid-19 si sono trovate in una situazione in cui le perdite hanno creato problemi di patrimonio. Il Decreto sospende gli interventi per ripristinare il capitale sociale fino al 31 dicembre 2020. Il proprietario de club giallorosso avrà quindi più tempo per far fronte all'indebitamento della società.
Naturalmente il problema per Pallotta è solo rimandato. I soci americani del presidente spingono per la cessione del club entro il 31 agosto. Dan Friedkin non vuole investire oltre 575 milioni. Solo una sempre più difficile qualificazione in Champions League o l'ok alla costruzione del nuovo stadio potrebbe rianimare una trattativa che, al momento, sembra molto fredda.
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