Chi è Felix Afena-Gyan: ruolo, profilo e caratteristiche del 2003 lanciato in Cagliari-Roma
Che la Primavera della Roma sia una realtà consolidata e spesso generosa nel fornire spunti e prospettive rosee, pensando anche al calcio dei grandi, non è un mistero e un fatto d'attualità, al contempo si sa anche che le scelte di un tecnico possono essere messaggi (neanche troppo in codice) rivolti allo spogliatoio e alla società.
L'esordio in Serie A di Felix Afena-Gyan contro il Cagliari, al 57' minuto e coi giallorossi in svantaggio, porta in sé entrambi i significati: il valore delle giovanili del club capitolino, senz'altro, ma anche l'intenzione di José Mourinho di andare oltre le seconde linee, di pescare addirittura in Primavera per trovare quelle risorse che, dopo la disfatta di Conference, non vede in gruppo.
L'ingresso il campo del ghanese ha colto di sorpresa tifosi e addetti ai lavori, difficile negarlo, ma osservando il rendimento in Primavera agli ordini di Alberto De Rossi i tasselli tornano al loro posto e il debutto non appare così difficile da spiegare.
Biografia e carriera di Afena-Gyan
Non percorriamo qui in assoluto le strade accidentate e ben al di là dell'ambizione sportiva che spesso toccano talenti arrivati in Italia dal continente africano, parliamo però di un giovanissimo che negli anni, al di là della volontà e dell'impegno della famiglia, stentava a trovare un canale giusto per esplodere o, almeno, per mettersi in mostra come meritava.
Un canale che, dopo le difficoltà iniziali, si è rivelato essere l'EurAfrica Academy, realtà che punta a far crescere e a dare spazio a talenti in cerca di un palcoscenico in cui mettersi in mostra ma, ancor prima, di un tramite che permetta loro di arrivare a realtà strutturate di calcio giovanile, senza disperdere il loro patrimonio di classe e abilità.
La madre, a dire dello stesso Afena-Gyan a pochi mesi dall'arrivo a Roma, ha creduto fin da subito nelle sue qualità tanto da provare a inserirlo nell'Asante Kotoko, club tra i più titolati e popolari in Ghana, salvo poi dover far fronte all'assenza di un settore giovanile strutturato e in grado di accoglierlo.
L'approdo nella Capitale, nel febbraio 2021, si lega al lavoro dell'agente Oliver Arthur e all'intuizione di Morgan De Sanctis: la Roma si è mossa in anticipo rispetto ad altre realtà di primo piano e ha mostrato di voler puntare sul ragazzo, una fiducia che ha visto poi il classe 2003 bruciare le tappe e arrivare fino al debutto in Serie A, probabilmente anche prima del previsto, colpendo sia Fonseca che poi Mourinho.
L'ascesa dall'arrivo nella Roma è sotto gli occhi di tutti ed è anche fatta di numeri: in Primavera, in questa stagione, è stato il quinto giocatore più utilizzato in assoluto e ha segnato ben 6 gol in 5 partite: numeri che, assieme alle qualità messe in mostra come seconda punta nel 3-5-2, hanno convinto Mourinho a puntare su di lui in prima squadra, a dargli modo di entrare a contatto con compagni più esperti e di celebrare il debutto in Serie A (un debutto vero e proprio, nel vivo della partita e certo non a cose fatte).
Caratteristiche tecniche
Quel che balza all'occhio osservando Agena-Gyan è innanzitutto una velocità che gli permette di divorarsi il campo e di superare gli avversari quando ha spazio, una dote che in Primavera sta emergendo con continuità e che di certo spiega anche il bottino di reti già messo in cassaforte.
Assieme alle doti atletiche e fisiche si nota anche la capacità di farsi trovare al posto giusto e al momento giusto, riuscendo a tramutare in rete palloni vaganti o respinte del portiere avversario, con un buon senso del gol e una capacità di leggere il gioco offensivo già degna di nota: non solo atletismo e corsa, dunque, ma anche capacità di compiere valutazioni corrette (come peraltro si è intravisto già col Cagliari).
Il dribbling completa il suo profilo da attaccante in grado di interpretare diversi ruoli: in Primavera gioca come punta, in un contesto tattico diverso da quello della prima squadra, ma può senz'altro disimpegnarsi in prospettiva come attaccante esterno nel 4-2-3-1 o come attaccante d'appoggio a una prima punta come Abraham o Shomurodov. Un giocatore dalle caratteristiche che, in effetti, sembrano mancare ad oggi nella rosa a disposizione di Mourinho in prima squadra.
Effetto Mourinho: al momento giusto
Il debutto in Serie A si lega dunque alla sua capacità di bruciare le tappe e di rispondere al meglio agli input di Alberto De Rossi in Primavera, allenandosi efficacemente e mostrando una crescita costante già in questi primi mesi in Italia. Al contempo è evidente come José Mourinho non sia del tutto soddisfatto delle seconde linee presenti in rosa, con tanto di tribuna per diversi protagonisti della disfatta europea col Bodo/Glimt.
In sostanza l'esplosione di Afena-Gyan coincide proprio col momento ideale per affacciarsi tra i grandi, approfittando di una sorta di "vuoto" che lo Special One vede in panchina. I primi minuti in Serie A sono stati certo incoraggianti, con la partita che per certi versi ha cambiato volto anche grazie alla velocità e all'imprevedibilità del classe 2003, schierato per l'occasione sulla sinistra, a svariare poi sul fronte offensivo e a ruotare attorno alla prima punta Abraham.
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