Rivoluzione dei videogiochi calcistici: UFL e il ciclone 2K, cosa succederà?
Tra le rare certezze della vita possiamo collocare quei riti e quelle tappe che, inesorabilmente, lungo l'anno ci seguono e si ripropongono: si sa che già a fine ottobre iniziano a spuntare le decorazioni natalizie, si sa che comunque vada ci sarà chi è pronto a incolpare il governo, si sa che (restando sul calcio) ci sarà qualcuno che si sentirà defraudato e preso di mira dagli arbitri.
Si sa, soprattutto, che puntuale come un orologio svizzero si riproporrà una sfida epica, ormai storica, tra EA e KONAMI per la supremazia videoludica in ambito calcistico: FIFA contro PES, un duello ventennale che, per dirla tutta, ha assistito a un graduale e recente predominio di EA rispetto agli storici rivali, non solo a livello di licenze (come storicamente accadeva) ma soprattutto per una modalità come Ultimate Team, cresciuta a livello esponenziale e divenuta sempre più popolare.
Una certezza questa, però, che da granitica si è via via sbriciolata, trovando nel 2021 un vero e proprio anno di svolta, con sviluppi ancora tutti da esplorare e con nuovi protagonisti da accogliere.
Harakiri Konami
Una prima parte della rivoluzione, del ribaltamento di prospettiva, riguarda proprio uno dei due storici sfidanti: dalle idee di ambizioso rilancio, con tanto di nuovo nome e nuova identità, Konami ha però assaporato nell'arco di pochi mesi il sapore del fallimento di un progetto, ammesso neanche troppo tra le righe e tale da sancire un clamoroso rinvio dopo un (prematuro) debutto.
Il passaggio da PES a eFootball avrebbe dovuto segnare una tappa per certi versi epocale, o comunque significativa, tanto da richiedere un anno sabbatico a Konami e da ribaltare aspetti dati sempre per scontati dai videogiocatori di tutto il mondo: l'idea in ballo è quella di un Free-to-Play da implementare nel tempo, con esperienze di gioco più personalizzabili e miglioramenti possibili nell'arco dei mesi grazie ad aggiornamenti e novità in corso d'opera.
Così in corso d'opera, però, da consegnare in mano agli appassionati una vera e propria versione beta ben lontana da un prodotto fatto e finito: animazioni tragicomiche, rallentamenti, riproduzione insolitamente approssimativa dei calciatori e, ma questo era un problema già noto a causa della nuova formula, assenza di modalità di gioco che diano una qualche longevità, al di là di qualche partita estemporanea.
Tutti aspetti tali da mettere in secondo piano, come minimo, qualsiasi tentativo di valutare in gameplay, generalmente punto di forza del prodotto confezionato da Konami e aspetto che, più di tutti, ha saputo conquistare i favori dei "pessari" più convinti. L'epilogo, per certi versi grottesco, è stato quello di un rinvio ulteriore del rilascio della versione 1.0.0: non l'11 novembre, dunque, ma addirittura nella primavera del 2022. Il tutto condito dai necessari rimborsi per chi si era mosso in anticipo, preordinando il Premium Player Pack.
Aspettando Godot? No, aspettando UFL
Il panorama appare dunque tale da concedere a FIFA, ora più che mai, una supremazia assoluta per l'edizione 2022, col principale concorrente che di fatto è venuto meno ed è alle prese con una rivoluzione rivelatasi troppo ambiziosa (o perlomeno affrettata rispetto alle reali possibilità).
Lo scenario che si prospetta all'orizzonte però, anche per EA, è tutt'altro che sereno e liscio: da tempo, infatti, incombe sul panorama videoludico calcistico un nome, UFL, che sta creando un misto di hype e diffidenza, di speranze e di mugugni in anticipo sui tempi. Si tratta di un prodotto sviluppato da Strikerz, fin dal 2016, che vede nel "Fair to Play" la propria principale ragione di esistenza: in sostanza i creatori puntano a segnare una discontinuità rispetto a un panorama che consente di affermarsi in base a quanto si arriva a spendere in game, il cosiddetto Pay-to-Win, approdando a un concetto più "etico" di divertimento virtuale.
Idea ambiziosa e per certi versi apprezzabile, in linea perlomeno con tante critiche rivolte a EA negli anni, ma che fin qui non ha ancora regalato qualcosa in più di brevi teaser e di mere anticipazioni senza riscontri pratici, senza in sostanza conoscere data di uscita e senza aver mai osservato il gameplay.
UFL promette di essere una "lega globale online di calcio dove contano soltanto le tue abilità" e può contare sull'accordo con FIFPro tale da consentire la riproduzione di oltre 5000 calciatori, il tutto basato su Unreal Engine. Fin qui, però, le partnership con Zinchenko e Firmino hanno semplicemente regalato brevi anticipazioni dei modelli dei calciatori stessi che, di fatto, hanno solo aumentato l'hype (rendendolo più simile a una critica impazienza).
Ciclone 2K
Come se non bastasse, accanto alle difficoltà di Konami e all'attesa per UFL, resta sullo sfondo un tema persino più dirompente: quello del possibile approdo di 2KSports nell'ambito fin qui estraneo delle simulazioni calcistiche. Un binomio, quello tra 2K e il calcio, che da anni popola la mente dei videogiocatori, a livello di mera fantasia, e che potrebbe realizzarsi nel caso in cui FIFA ed EA interrompessero la loro storica partnership esclusiva.
La FIFA vede negli eSports un settore in via di sviluppo e tale da generare guadagni fin qui inesplorati, tanto da rendere limitante l'idea di interfacciarsi con un solo interlocutore (appunto EA) soprattutto in uno scenario videoludico sempre più frastagliato e complesso rispetto a quello che poteva essere anni fa. Non si tratterebbe di un disimpegno di EA ma di una potenziale rivoluzionare del panorama d'insieme, con un possibile cambio di nome (si è citato EA Sports FC) e un nuovo posto in mezzo ad altre simulazioni calcistiche (come ULF o il possibile nuovo ingresso di 2K).
E mentre i vertici della FIFA immaginano un nuovo scenario, un piatto ricco in cui tuffarsi, è altrettanto vero che gli azionisti Take Two, azienda che detiene 2KSports, starebbero spingendo quantomeno per un interessamento a quel che sta accadendo nel panorama delle simulazioni calcistiche, fiutando una possibilità da non farsi sfuggire da qui ai prossimi anni.
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