Max Allegri e la voglia di tornare: tracce e indizi sul futuro del tecnico
Il ritorno di Massimiliano Allegri è diviso tra una certezza, quella che in estate Max per l'appunto tornerà in panchina, e un'incognita: lui ci sarà, sì, ma dove? Ma non si tratta soltanto di capire quale squadra, ad oggi, abbia provato ad allacciare contatti, a muoversi, a sondare il terreno. Il discorso principale è stato reso esplicito dallo stesso Allegri nella sua recente partecipazione al Sky Calcio Club: il tecnico livornese ha tracciato profili e parlato di principi, più che lanciare indizi veri e propri, ma tra le righe è possibile capire qualcosa di questa voglia di ritorno da parte dello stesso Allegri.
Un tratto interessante può essere l'esaltazione di questo o di quel giocatore, o al contrario lo scetticismo rispetto alle doti di chi trova sopravvalutato: il riferimento a Benzema come centravanti ideale, per esempio, può creare un legame con l'idea di un futuro a Madrid, sponda Real. Del resto Florentino Perez si era già mosso per Allegri, tre anni fa, e l'idea di un nuovo contatto diventerebbe pressoché automatica in caso di addio di Zidane. L'idea di avere a disposizione il patrimonio tecnico e di prestigio delle Merengues, Benzema compreso data la riapertura del discorso rinnovo, potrebbe non conoscere rivali di sorta nella mente del mister. Al contempo non sono mancati riferimenti più o meno diretti ad altre società eventualmente interessate ad Allegri: il Manchester United e il Tottenham.
Parlando dei Red Devils il tecnico ha in qualche modo citato l'identità del club, un club in cui "la palla va in the box e giochi avanti e indietro", senza la ricerca del possesso o di principi di gioco che Van Gaal provò a portare. Dalle parole di Allegri, in un certo senso, si può intuire un certo distacco da questa identità: sempre che non voglia essere lui a far cambiarne il volto, a plasmare una nuovo stato delle cose. Al contempo non è mancato un piccolo riferimento agli Spurs e a un Harry Kane che, ancora, dovrà accumulare esperienza prima di poter arrivare al livello dei top assoluti, a dire di Allegri. In tal senso, pensando alle ipotesi estere, è evidente che l'idea del Real rappresenti la più forte rispetto alle altre, anche per l'importanza agli occhi di Allegri di avere una squadra che possa fin da subito ambire a vincere.
Spostandosi in Italia si citano spesso Roma e Napoli, con Fonseca e Gattuso indicati ormai sul piede di partenza, a meno che non si verifichino sorprese difficili da pronosticare. La Roma di Friedkin potrebbe risultare l'ipotesi più concreta tra le due ma il presupposto di partenza da parte della proprietà giallorossa sarà quello di voler investire con forza, assecondando in pieno le ambizioni di Allegri, senza seguire soltanto la logica (percorsa ultimamente) dei giovani promettenti. Il tecnico non si aspetta solo investimenti pesanti ma crede all'importanza di un allenatore anche dal punto di vista manageriale: deve avere una voce, anche sul mercato, e non essere un corpo estraneo rispetto all'azienda. Chiunque decida di approcciare Allegri, dunque, dovrà rispondere a questa esigenza non soltanto economica, al contempo si tratterà di trovare il club dall'identità che meglio si adatta ai desideri attuali dell'ex bianconero: tanti indizi che potrebbero, in qualche modo, vedere l'ipotesi Real alzarsi sulle altre, italiane o straniere.
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