Ralf Rangnick: "La firma di Ibra è una contraddizione. Futuro? Conta la sfida"
Ralf Rangnick ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso di una intervista al Financial Times soffermandosi, tra le altre cose, sul suo mancato approdo al Milan. Ecco le sue parole:
Si dice che a lei non piaccia Ibrahimovic, è così?
“No, non è corretto dire così. Perché non dovrebbe piacermi un calciatore di quel livello? Ha 38 anni, ma ha dimostrato di essere ancora in una ottima forma. Può essere ancora decisivo per il Milan, per vincere le partite. La domanda da porsi è invece un'altra: quale percorso vuoi percorrere? Cos’è il Milan? La firma di Ibrahimovic, per quelle che erano le mie idee, era una contraddizione per me, a causa della strategia che volevano seguire".
In questi giorni si è parlato molto del su futuro, si è parlato anche della Roma. Dove pensa di allenare?
"Non si tratta di scegliere il Paese migliore per me, deve essere il progetto ad intrigarmi. Conta la sfida. Mi considero da sempre un fornitore di servizi. Per tutti. Per i miei calciatori, per i miei dipendenti. Il mio compito è quello di rendere migliori tutti coloro che entrano in contatto con me".
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