Quale sarà il futuro di Zlatan Ibrahimovic?
Niente da fare, nemmeno la Svezia di Zlatan Ibrahimovic è riuscita ad accedere alle fasi finali del prossimo Mondiale in Qatar. La sconfitta contro la Polonia di Zielinski e Lewandowski, entrambi andati a segno, ha impedito al gigante svedese in forza al Milan di giocare un Mondiale a più di quarant’anni suonati e di ricalcare le gesta di altri grandi attaccanti come Roger Milla del Camerun che, come ricordiamo, riuscì a giocare a Italia '90 all'età di 41 anni. Insomma, l’Italia non l’unica a disperarsi, c’è anche Ibra che recrimina il mancato passaggio del turno con parole che comunque riflettono sempre la sua immensa personalità. “Tutti noi siamo delusi, com'è normale che sia quando si perde”, ha dichiarato Ibra a TV4. “Volevamo giocare il Mondiale, ma sfortunatamente non succederà".
Ma ora i riflettori sono puntati non tanto sulla delusione della Svezia quanto al futuro dello stesso Ibra. Cosa farà il centravanti del Milan ora che ha perso l’opportunità di accedere al torneo più prestigioso del mondo?
Ibrahimovic: che ne sarà del suo futuro?
Qui bisogna partire con una considerazione fatta dallo stesso attaccante. Prima della partita giocata allo Stadion Śląski di Chorzów era convinto di voler rimanere a competere ad alti livelli per poter preparare al meglio la trasferta qatariota. Tuttavia, le due reti polacche hanno smorzato i sogni di Ibra e ora deve seriamente riflettere sul suo futuro: rimanere a Milano o appendere gli scarpini al chiodo?
""Provo un po' di panico davanti alla prospettiva di smettere di giocare. Di sicuro, continuerò il più a lungo possibile, finché riesco a ottenere risultati ma stando bene in campo, senza soffrire""
- Zlatan Ibrahimovic, 22 marzo 202
L’unica considerazione certa da fare è che Zlatan, qualora volesse continuare a giocare, vorrebbe rimanere al Milan, soprattutto se il Diavolo riuscisse a portare quello Scudetto che manca da più di dieci anni. Perché solo lì, immerso nell’ambiente rossonero, si sente veramente a casa sua, felice di giocare a calcio. Pertanto, la palla passa al club, a Paolo Maldini in particolare, che dovrà decidere se conviene ancora avere in rosa un calciatore ultraquarantenne, formidabile, che soprattutto negli spogliatoi potrebbe rivelarsi utile nello spronare, nell’indicare ai giovani calciatori rossoneri cosa fare o cosa non fare sul terreno di gioco. Insomma, Ibra potrebbe ancora continuare a giocare, dispensando consigli ai nuovi prospetti in vista magari di una posizione dirigenziale.
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