Pro e contro dell'intervallo da 25 minuti
La Conmebol, principale istituzione del calcio sudamericano, ha proposto un aumento dell'intervallo delle partite di calcio dai canonici 15 minuti a 25 minuti. Il motivo è la possibilità di combinare forme di intrattenimento sul modello degli sport statunitensi.
La proposta sarà discussa il 27 del mese di ottobre dall'International FA Board (IFAB), l'organo che stabilisce qualsiasi modifica e innovazione delle regole del gioco del calcio.
Quali sarebbero gli aspetti positivi?
Attualmente la legge numero sette stabilisce che:
"I giocatori hanno diritto a un intervallo non superiore a 15 minuti".
Una possibile estensione dell'intervallo da 15 a 20 minuti venne già proposta nel 2009 e come risposta ricevette un secco No da parte della FIFA.
Una cosa appare certa, il calcio sta cambiando o almeno le regole di quest'ultimo si stanno evolvendo. La base di tutte queste modifiche sembrerebbe la salute dei calciatori e la possibilità di far competere tutti allo stesso livello. Un calcio ancor più inclusivo, accessibile e in ultima analisi un vero e proprio show.
Un altro aspetto da tenere sott'occhio è quello del maggiore tempo a disposizione per l'allenatore di parlare con i suoi calciatori. Tante volte abbiamo visto come magari i mister approfittano di qualche minuto in più di break e fanno tornare sul rettangolo verde i loro ragazzi con qualche secondino di ritardo.
Anche i giocatori sarebbero più avvantaggiati perché, si sa durante l'intervallo una doccia calda è il massimo, però immaginate anche quanta differenza farebbe quando, dopo un primo tempo piuttosto faticoso, i nostri beniamini potessero tornare in campo riposati e pronti a darsi battaglia per altri 45 minuti.
E gli aspetti negativi?
Di certo la proposta di base si avvarrebbe di un'imprinting commerciale. Perché la richiesta avanzata è quella di volersi avvicinarsi sempre di più all'intervallo degli sport americani. Suggerimento adeguato per il calcio? La risposta non è per forza negativa perché partita e spettacolo non sarebbe male per nessuno però questo tipo di intrattenimento sarà presente sul costo finale del biglietto?
Le problematiche sembrano abbastanza semplici da superare perché se l'idea venisse stabilita in maniera sostenibile allora farebbe comodo a tutti. La questione non è solo la fusione tra partita e show, ma anche che tipo di spettacolo mettere in scena. Nell'Nba durante l'intervallo c'è lo show delle cheerleader, in Italia uno spettacolo del genere non sarebbe visibile a tutti ma soltanto a coloro che hanno i biglietti nel primo anello. Solo per un pubblico privilegiato insomma.
Secondo punto, quanto durerebbero le partite complessivamente? Quando abbiamo un match nello slot serale i tifosi in trasferta lasciano il campo poco prima dello scoccare della mezzanotte con mezzi pubblici che già compiono un extra proprio per permettere a tutti di tornare a casa in sicurezza.
Una proposta potrebbe essere quella di anticipare il turno serale senza dover fare troppo tardi e correre il rischio di viaggiare con le tenebre totali. Insomma le dinamiche da discutere sembrano molte perché oltre alla proposta l'IFAB, il 27, dovrà valutare anche:
la regola secondo cui il portiere deve mantenere almeno un piede dietro o sulla linea di porta al momento di un rigore. Inoltre, si discuterà anche della modifica relativa al numero di sostituzioni, alle sostituzioni per commozioni cerebrali fino allo sviluppo di un Var in versione “light” in termini di costi per i campionati che non possono permettersi l’investimento sul Var attuale.
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