Piotr Zielinski è un campione oppure solo un buon calciatore?
Su Piotr Zielinski, negli ultimi anni, si è detto e scritto un po' di tutto. Uno dei primi a incensare il centrocampista polacco è stato Maurizio Sarri. Il coach di Figline Valdarno, da allenatore della compagine azzurra, disse: "Piotr è potenzialmente un campione. Mi ricorda Kevin De Bruyne". Paragone questo che, attualmente, viene considerato quasi blasfemo. L'attuale calciatore del Manchester City è uno dei migliori interpreti del suo ruolo. Fa la differenza sia in campionato che in Europa. Zielinski alterna prestazioni super ad altre molto deludenti.
Il centrocampista del Napoli è forte fisicamente, dribbla bene, riesce a trovare delle giocate importanti soprattutto quando gli spazi attorno a lui si fanno più angusti. Calcia inoltre con entrambi i piedi. A inizio carriera è stato paragonato anche a Pavel Nedved. Come ha giustamente rimarcato Gennaro Gattuso nel post match contro il Cagliari, a Zielinski manca cattiveria negli ultimi venti metri. Piotr salta in modo naturale l'avversario diretto, dà l'impressione di danzare quando ha la palla tra i piedi. Ha tecnica, balistica. Ha dimostrato di fare bene quando gioca da trequartista, ruolo che ha ricoperto a inizio carriera.
La sensazione è che per diventare un top player debba segnare più goal. Ha tutte le potenzialità per arrivare in doppia cifra, obiettivo mai raggiunto nel corso della sua carriera. Nei primi anni a Napoli è rimasto un po' condizionato dalla presenza di Marek Hamsik. Lo slovacco, al contrario di Piotr, aveva delle medie realizzative da attaccante. Zielinski deve inoltre trovare quella continuità fondamentale per fare il salto di qualità. Al momento è solo un buon calciatore, ma con delle potenzialità da campione ancora inespresse.
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