Vittorie amare per Bayern e Porto: il successo non basta, PSG e Chelsea in semifinale
Quarti di ritorno di Champions League in scena, si decidono oggi le prime due semifinaliste: da un lato il Bayern Monaco è chiamato alla rimonta sul PSG (2-3 in Germania) nel replay della finale della scorsa edizione, dall'altra parte il Chelsea deve difendere il 2-0 dell'andata, scongiurando possibili velleità di rimonta del Porto.
PSG - Bayern Monaco 0-1
Missione rimonta per gli uomini di Flick, privi peraltro di interpreti fondamentali. Sfida subito vivace, in linea con le aspettative e col livello delle squadre, ma non sono i bavaresi ad andare all'assalto: il Bayern non si sbilancia, temendo le ripartenze parigine, e sono gli uomini di Pochettino a rendersi pericolosi in più occasioni. Il primo tempo è all'insegna di Neymar, incontenibile e più volte a un passo dal vantaggio: il brasiliano ha la meglio sulla difesa bavarese ma non sulla sfortuna e colpisce due legni, una traversa e un palo. Il primo tempo si chiude con la reiterazione della più antica legge del calcio: dopo il palo di Neymar passa infatti il Bayern con Choupo-Moting, gol dell'ex, approfittando di una goffa respinta di Navas su Muller. Si va al riposo sullo 0-1, Bayern più cinico dei parigini e ancora alla ricerca di un gol per completare l'impresa.
Nel secondo tempo i ritmi sono subito alti e i ribaltamenti di fronte all'ordine del giorno: se Alaba, da una parte, tenta la fortuna dalla distanza occorre sottolineare come il PSG si riveli ancora sfortunato dalle parti di Neuer, in particolare Neymar continua a sfiorare il gol (pregevole l'azione condotta con Di Maria al 55') ma Boateng salva i suoi. Ad aver bisogno del gol però è il Bayern e, col passare dei minuti, l'inerzia della sfida si sposta: Navas salva su Muller in uscita, Coman poi trova un Paredes provvidenziale in scivolata, proprio sul più bello. L'occasione migliore capita però a Sané all'83': diagonale destro che termina di poco sul fondo. Nel finale, come logico, il Bayern dà tutto e il PSG vive momenti di apnea: assalto di foga ma senza occasioni nitide, i francesi resistono e volano in semifinale.
Chelsea - Porto 0-1
Al Sanchez Pizjuan di Siviglia, dunque su campo neutro, il Porto cerca un'impresa se possibile ancor più clamorosa di quella necessaria per il Bayern. Il Porto spinge subito sull'acceleratore ma rischia di uscire dai giochi dopo meno di dieci minuti, quando Mount sfiora il gol dal limite. Il Porto pressa già con gli attaccanti, Marega in particolare, ma i Blues di Tuchel prendono le misure e alla lunga il ritmo del match cala. Sul finire del primo tempo la formazione di Conceicao prende in mano le redini del gioco ma il Chelsea è attento e rischia solo in un'occasione, con Corona che manda fuori di poco.
Il piano di Tuchel è comprensibilmente quello di tenere basso il ritmo e di affidarsi al possesso, un'idea che premia i Blues: il Porto non riesce a rendersi pericoloso e, anzi, sono i londinesi a creare azioni degne di nota, prima con Pulisic e poi con Mount. Il Porto, dal canto proprio, si rivela meno tonico e reattivo rispetto al primo tempo, avendo speso tanto, e riesce a rendersi pericoloso solo al 65' col neo entrato Taremi, Mendy però blocca agevolmente. Nel finale Conceicao tenta il triplo cambio e rimescola le carte, niente però che vada a impensierire il Chelsea nell'immediato. Il gol del Porto arriva infatti troppo tardi, Taremi in rovesciata sancisce lo 0-1: conquista la gloria personale ma c'è tempo solo per il fischio finale e a festeggiare la semifinale sono i Blues.
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