Papa Francesco ha speso le parole migliori per Maradona. Diego-Juventus, il retroscena
Papa Francesco, nel corso della sua intervista alla Gazzetta dello Sport, ha parlato anche di Diego Armando Maradona: "L'ho incontrato in occasione di una partita per la Pace nel 2014: ricordo con piacere tutto quello che Diego ha fatto per la Scholas Occurrentes, la Fondazione che si occupa dei bisognosi in tutto il mondo. In campo è stato un poeta, un grande campione che ha regalato gioia a milioni di persone, in Argentina come a Napoli. Era anche un uomo molto fragile". In poche parole Papa Francesco ha descritto al meglio l'ex Pibe de Oro.
Su Maradona, dal giorno della sua morte a oggi, si è scritto un po' di tutto. In tanti hanno messo in luce i vizi dell'argentino. Diego non ha mai fatto del male a nessuno se non a se stesso. L'uso di droga, come gli sportivi sanno bene, non migliora le prestazioni, anzi. L'argentino non ha fatto sognare solo i napoletani e gli argentini, ma un po' tutto il mondo. Fortunati coloro che sono nati nello stesso periodo storico dell'ex fuoriclasse del Boca. Hanno visto le gesta di un fuoriclasse assoluto.
Nel suo libro dedicato a Maradona, lo stesso Ciro Ferrara svela un retroscena che forse in pochi conoscono. Diego, pur amando il Napoli, non odiava la Juventus, ma la rispettava. Quando l'ex difensore comunicò all'argentino la sua volontà di trasferirsi a Torino, sponda bianconera, Maradona lo abbracciò e condivise la scelta del napoletano. La Juventus rappresentava per Ferrara la grande occasione per restare a certi livelli. A quell'epoca il Napoli era in difficoltà, iniziò una crisi economica che poi portò la squadra al fallimento.
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