Non ci sarà mai un altro Gigi Riva

Gigi Riva
Gigi Riva / Alessandro Sabattini/GettyImages
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Se ne va un grande, il più grande di tutti. L'uomo che ha cambiato la Sardegna e il Cagliari. La persona che è riuscita ad unire un'intera isola, che ha combattuto contro i pregiudizi. Un (non) sardo più sardo di tanti sardi. Probabilmente è solamente nato nella regione sbagliata e la vita gli ha permesso di mettere le radici dove con il suo carattere schivo e introverso poteva trovarsi a suo agio. Difficile spiegare Gigi Riva a un non sardo. Non è solamente una questione di gol, Scudetti, offerte faraoniche rifiutate.

Il numero 11 rossoblù ha deciso di difendere la squadra e l'isola, ha portato il Cagliari in una dimensione - non solo calcistica - mai pensata prima. Grazie al calcio è riuscito a cancellare tanti stereotipi sulla terra sarda e ha reso orgoglioso un intero popolo. Orgoglioso di poter avere al suo fianco un lombardo (sardo acquisito) - nel suo sport, il più grande di tutti - pronto a combattere per togliere il potere del nord e far felici quelli che venivano derisi e definiti banditi e pastori.

Qualche anno fa scrissi di un mio grande rimpianto (non dipeso dal sottoscritto): non aver mai visto giocare dal vivo Gigi Riva. E ancora oggi, nonostante le tante testimonianze e i tanti video presenti sul web trovo difficoltà a valutare la sua grandezza da calciatore. Nello stesso articolo scrissi anche che avrei potuto incontrarlo più volte negli ultimi anni, anche solo per uno scambio di sguardi, ma che - sotto sotto - mi piaceva l'idea di un GiggiRiva supereroe, inarrivabile, frutto della mia fantasia.

Sarà un enorme piacere tramandare le sue gesta, raccontare la sua storia, far rivivere le sue battaglie per il Cagliari e la Sardegna e il suo amore nei confronti di questa terra e del suo popolo. In fin dei conti, i supereroi non muoiono mai.

Grazie Gigi. Non ci sarà mai un altro Gigi Riva.