Napoli, una vittoria che non soddisfa nessuno. Rrahmani è diventato un problema
Quella del Napoli contro l'Udinese è stata una vittoria importante ai fini della classifica, ma lascia interdetti tifosi e critica. I partenopei hanno giocato oggettivamente male, i friulani avrebbero meritato sicuramente di più. Eppure la compagine di mister Gennaro Gattuso era partita bene. Giusto l'approccio, la grinta mostrata fino al goal del pareggio di Lasagna. Poi un pauroso blackout ha spento improvvisamente la luce.
Il Napoli, per lunghi tratti del match contro l'Udinese, è rimasto in balia dell'avversario. Gli azzurri hanno rischiato in più occasioni di subire il goal del sorpasso friulano. Solo al novantesimo, quando ormai un po' tutti si erano rassegnati al pareggio, Bakayoko, l'ultimo a mollare, ha regalato tre punti insperati ai partenopei.
I problemi restano. Il Napoli è apparso troppo fragile dal punto di vista psicologico. Questa è una squadra che va in tilt alla prima difficoltà. Dopo il goal di Lasagna gli azzurri si sono disuniti, hanno perso certezze. A centrocampo si è aperta una voragine con Bakayoko e Ruiz che non facevano filtro esponendo la difesa alle offensive della compagine di Gotti. Il problema più preoccupante riguarda Rrahmani. Il suo debutto è stato traumatico. L'ex Verona, dopo il clamoroso errore che ha permesso all'Udinese di andare in vantaggio, ha commesso altre leggerezze che solo per puro caso non hanno compromesso il match del Napoli. Gattuso è stato costretto a sostituirlo all'inizio della ripresa. Possibile che basti un solo errore, seppur grave, per mandare in confusione un difensore comunque esperto (ha 26 anni) di Serie A? Al coach calabrese il compito di recuperarlo...
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