Napoli, stipendi congelati: la reazione della squadra all'idea di De Laurentiis
Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, nei giorni scorsi è stato a Castel Volturno. Il patron degli azzurri ha parlato alla squadra spiegando ai calciatori che la questione relativa al tagli degli stipendi andava rinviata. Il discorso dell'imprenditore cinematografico ha convinto poco Insigne e compagni. Cristiano Giuntoli, come riporta l'edizione odierna del quotidiano Il Mattino, ha provato a mediare dopo la doccia fredda del discorso di mercoledì di De Laurentiis che rinviava ancora la questione del taglio degli stipendi. C’è la Coppa Italia, vero, e stasera i cattivi pensieri spariranno come per incantesimo.
Il Napoli, come rivela il quotidiano, ha cambiato strategia e cerca la via della trattativa per trovare una intesa sulla decurtazione dei salari. Non a caso Fali Ramadani, il potente agente di Koulibaly, Demme e Maksimovic, ne ha parlato a chiare lettere con i suoi assistiti nel corso di una cena a cui ha preso parte pure il ds Giuntoli dove si è discusso anche del rinnovo del serbo ancora in alto mare. Il Napoli pensa – ma i giocatori vanno con i piedi per terra – di sbloccare la prima mensilità la prossima settimana. Quella di marzo.
La seconda mensilità, quella di aprile, dipenderebbe dalla conquista della Coppa Italia. Ovvero, prevederebbe una parte variabile. E qui serve l’ok dei giocatori. Che hanno accolto tutto con un certa freddezza. Nonostante anche Ramadani stia insistendo con i suoi per tendere la mano alla società azzurra e ridurre il salario in questi tempi bui di grosse difficoltà economiche per i club
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