Napoli, i tre motivi per cui Lorenzo Insigne deve essere confermato in azzurro

Il rapporto di Lorenzo Insigne con la piazza napoletana non è stato sempre idilliaco. La tifoseria azzurra sa spesso essere il dodicesimo uomo in campo, ma a volte non è generosa soprattutto con i suoi figli. Il motivo? Spesso pretende più di quanto possano effettivamente dare. Insigne è stato anche fischiato dallo stadio San Paolo. Stessa sorte era toccata, prima di lui, all'ultimo capitano del
 Napoli: Paolo Cannavaro.

Non sempre Lorenzo Insigne è riuscito a chiudere un occhio dinnanzi ai fischi dei suoi tifosi. In alcuni casi ha reagito con gesti di chiara insofferenza. Eppure, soprattutto nelle ultime settimane prima dello stop del campionato, il rapporto tra il talento di Frattamaggiore e il suo popolo sembra più saldo che mai. Insigne ha trascinato con le sue giocate sia i tifosi che la sua squadra.

Perché confermare Lorenzo Insigne? Per tre motivi. Il primo è che il talento napoletano ha raggiunto la piena maturità calcistica. Alla soglia dei 29 anni (li compirà il prossimo 4 giugno) sembra essersi messo alle spalle certe asprezze caratteriali del passato. La seconda motivazione è di natura tecnica: Insigne è un attaccante fortissimo, soprattutto quando ha la possibilità di giocare nel suo ruolo, quello di esterno di sinistra. Insigne, infine, deve restare a Napoli anche perché i tifosi hanno bisogno di una bandiera. In un calcio dominato da interessi economici sempre più forti, non può mancare il fattore emotivo, quello che spinge tanti milioni di persone e fare sacrifici per la propria squadra del cuore. Insigne, per il Napoli, può rappresentare ciò che Totti e Del Piero sono stati per Roma e Juventus.

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