Napoli, dall'esaltazione allo scoramento. Le cause della sconfitta con il Milan
Napoli è una piazza molto calda. Si passa con una facilità disarmante dalla massima esaltazione al pessimismo più cupo. Sarebbe più opportuno esaminare bene ciò che sta accadendo in casa azzurra senza fare inutili processi. Il Napoli, contro il Milan, ha pagato oltremodo la stanchezza dei suoi effettivi. Osimhen, Ospina e Hysaj, tre calciatori fondamentali per Gattuso, sono venuti meno per motivi diversi. Insigne e Di Lorenzo, calciatori dal rendimento certo, sono stati spremuti dalla Nazionale e col Milan hanno disputato la loro peggiore prestazione della stagione.
Fabian Ruiz, dopo la bella prestazione con la sua Spagna, è sembrato svuotato. Mertens non ha avuto lo smalto dei tempi migliori. Lo stesso Hirving Lozano, protagonista di un inizio di stagione da protagonista, non ha reso al meglio a causa dei tanti viaggi in giro per il mondo. Elmas e Zielinski non sono ancora al top.
Il Napoli deve puntare a vincere sempre e, per questo motivo, Gennaro Gattuso fa fatica a cambiare radicalmente la propria formazione. Per puntare alla zona Champions League il coach calabrese deve ricorrere sempre ai suoi uomini migliori. Il rischio, in un campionato così livellato almeno nella zona alta della classifica, è quello di non qualificarsi nemmeno tra le prime 4. Il Napoli, probabilmente, nell'11 base, non regge il peso di dovere essere al top in tutte le competizioni. E non si tratta di una stanchezza fisica, ma soprattutto mentale. Gli azzurri non hanno calciatori abituati a vincere. Ecco perché spesso non reggono la pressione di dovere fare sempre il massimo.
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