Il Milan punta sui rinnovi e "snobba" il mercato: autogol o scelta saggia?
La Juve ha preso Vlahovic, all'Inter è arrivato invece Gosens...e il Milan che fa?
Il club rossonero è infatti il grande assente del mercato di gennaio: mentre tutte le squadre di Serie A stanno provando a rinforzare l'organico in vista della seconda parte di stagione, a Milanello non è sbarcato nessun colpo a effetto. Certo, è arrivato il giovane Lazetic, ma non sembra un acquisto all'altezza di quelli fatti dalla concorrenza.
Eppure, Paolo Maldini e Frederic Massara avevano il compito di regalare un nuovo difensore a Stefano Pioli che, lasciato orfano di Kjaer, nelle ultime uscite si era visto costretto a improvvisare la coppia di centrali titolari.
Naturalmente, i dirigenti rossoneri non sono rimasti con le mani in mano, hanno provato ad accontentare i bisogni del tecnico, però ogni trattativa aveva sempre un ostacolo. In principio è successo con Botman, per il quale il Lille chiedeva non meno di 30 milioni di euro; poi Manchester United e Borussia Dortmund non hanno aperto ai prestiti di Bailly e Diallo; infine, perfino uno Schalke quasi al verde si è preso il lusso di sparare una cifra spropositata per il giovane Thiaw.
Insomma, alla fine il centrale non arriverà, eppure non si può dire che Maldini e Massara non abbiano fatto un buon lavoro.
Già, perché le capacità di un dirigente non emergono soltanto da quanto fatto nell'immediato presente. Soprattutto in tempi così delicati, è infatti di vitale importanza saper pianificare e negli ultimi anni il Milan è stata una delle società più attente al futuro.
Non lo dimostra soltanto l'acquisto di un giovane interessante come Lazetic (che tornerà utile solo in futuro), ma anche l'aver blindato quelli che sono i pilastri della rosa rossonera. Sul fronte rinnovi, il Milan ha infatti agito in maniera magistrale: a breve Theo Hernandez e Rafael Leao ufficializzeranno il loro prolungamento, mentre Tonali e Bennacer lo faranno nelle prossime settimane.
Le ristrettezze economiche imposte dalla pandemia stanno costringendo molti club a cercare acquisti a parametro zero e per questo il Milan ha deciso di giocare d'anticipo. Trattenere un giocatore non significa però piegarsi totalmente alle sue richieste. Infatti, Maldini e Massara sono sempre disposti a rinnovare contratti, ma lo fanno solo alle loro condizioni.
Gli uomini mercato del Diavolo sanno infatti riconoscere l'apporto effettivo di un calciatore alla causa e quando questo è cresciuto rispetto al passato, è giusto premiarlo con un adeguamento dell'ingaggio. Il che non vuol dire accettare cifre folli, come dimostrano i casi Calhanoglu e Donnarumma. Il prossimo a seguirli potrebbe essere Kessié che continua imperterrito a chiedere un enorme aumento di stipendio.
Con tutta probabilità, l'ivoriano lascerà il Milan a parametro zero e si accaserà in un club (si parla di PSG e Barcellona) disposto a concedergli un salario simile. I rossoneri avranno risparmiato quei soldi, ma avranno perso un giocatore di assoluto valore, nonché uno dei leader dello spogliatoio.
È dunque lecito chiedersi se l'alternanza carota-bastone vada seguita pedissequamente in tutti i casi o se possa contemplare qualche strappo alla regola. Per rimpiazzare Kessié, il Milan sta parlando con il Lille per Renato Sanches, un giocatore forte, certo, ma riuscirà a fare la differenza sin da subito? E se non riuscisse ad ambientarsi mai?
Ovviamente questo ragionamento non si limita al portoghese, può essere esteso a chiunque vada a prendere il posto dell'ivoriano. Maldini e Massara sono coscienti del rischio; ecco perché si sono mossi in anticipo per blindare gli altri piloni dell'undici di Pioli, ecco perché hanno sacrificato il mercato di riparazione: meglio scommettere su chi c'è già piuttosto che correre il pericolo di trovare qualche nuovo giocatore, magari pagandolo a peso d'oro.
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