Milan, Pioli: "Speravo nella conferma, sono felicissimo. Ibra? Penso alla squadra"
La vittoria del Milan sul Sassuolo ha un significato che va al di là dei tre punti, dopo il fischio finale è arrivato anche il rinnovo ufficiale per Stefano Pioli: il tecnico resterà alla guida dei rossoneri fino al giugno 2022, spazzando via così le voci sull'imminente arrivo di Rangnick a Milano. Pioli ha parlato così del rinnovo, ai microfoni di Sky Sport:
“Erano un paio di giorni che sapevo di questa trattativa. Abbiamo ottime qualità, possiamo crescere tanto. Sono felicissimo, ma il nostro futuro è adesso. Pensiamo a queste ultime tre partite, rimaniamo concentrati. Al futuro ci pensiamo dal 3 agosto. Il club con me è stato corretto. Mi hanno detto che non c’era niente di definitivo, scelte sulla valutazione del lavoro a fine campionato. Ho pensato a lavorare, a Milanello tutti lavorano al massimo. Grande disponibilità della squadra”.
Su Zlatan Ibrahimovic: “Ibra è Ibra, l’altra sera non era contento, ho faticato a spiegargli le mie motivazioni. La mia priorità è la squadra, dovevo pensare agli altri impegni. C’è un caldo incredibile, stanchezza si sente e si vede. Farò scelte per il bene della squadra” riporta Pianeta Milan.
“Se ho mai parlato con Gazidis? Ho sempre parlato con Gazidis, soprattutto lui ha avuto colloqui con me, prima di Milan-Genoa, lì mi aveva garantito, con la squadra, che le scelte non erano state fatte. Sarebbe stato valutato il lavoro delle ultime 12 partite. Ho parlato più con Maldini e Massara, ma lo stesso Gazidis è venuto più spesso rispetto al passato, mi ha sempre manifestato la stima per il mio lavoro. Poi lunedì sera c’è stata la chiamata decisiva”.
Ti aspettavi la conferma?: “Io ci speravo, perché sto bene con la squadra, ambiente e tifosi. Speravo di continuare questo lavoro, siamo solo all’inizio. Ci saranno aspettative importanti, tanta pressione, ma tanta voglia mia e della squadra. Abbiamo giovani forti, che stanno crescendo. Rimaniamo attaccati, sono stato molto felice per la notizia”.
“Onestamente, da parte dell’area tecnica e Gazidis, mi son sempre trovato bene. Non sentivo negatività nei miei confronti. Noi dobbiamo sempre confermare, io non ho mai vinto, anche se sul fatto dei vincenti starei attento. Su di me qualche perplessità poteva esserci, ma ho sempre sentito fiducia. La squadra, le sensazioni, i miei giocatori mi hanno dato tutto. Vedo quando credono in quello che facciamo. Merito di tutti, del mio staff e del gruppo. Rimaniamo attaccati, venerdì partita bellissima e difficilissima con tante assenze contro l’Atalanta”.
“Aver creduto nelle qualità della squadra e del lavoro, riuscire a renderli consapevoli e sicuri delle loro qualità. Ha richiesto tempo, poi un conto è cominciare dall’inizio e subentrare. Ci abbiamo sempre creduto, questo è stato il nostro merito maggiore. Richieste da altri club? Volevo fortemente il Milan, sono molto felice”.
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