Milan, Boban: "Il nostro operato è stato rivalutato. Scuse? Non mi importa"
Zvonimir Boban, ormai fuori dalla famiglia Milan ma sempre legato ai rossoneri, è tornato sulla sua ultima avventura milanista in qualità di dirigente. L'ex centrocampista ha parlato al Corriere del Ticino, rivendicando in qualche modo anche il proprio operato. Queste le sue parole:
"Il Milan ha avuto bisogno di due giocatori di esperienza e di un po’ di tempo. Le scelte che avevamo fatto a suo tempo adesso sono state capite. E il nostro operato rivalutato. Ecco, sono davvero orgoglioso di questo. Il Milan adesso ha la base per tornare ai vertici e a quello che deve essere: una società vincente e di assoluto livello. Se qualcuno si è scusato? Non importa, è importante piuttosto che la squadra che abbiamo costruito prometta un futuro migliore rispetto agli ultimi anni".
L'arrivo di Ibrahimovic?
"Ibra è un fenomeno e con lui è cambiato tutto. Ha fatto la differenza da solo, ma al di là di questo lui migliora tutti quelli che gli stanno attorno. Come fa? Beh, è intelligentissimo: vede il gioco prima degli altri. Rebic, per contro, ha fatto cose straordinarie dopo aver ingiustamente sofferto all’inizio della sua avventura. Siamo rimasti tutti sorpresi dai miglioramenti fatti e dalla continuità di rendimento ad altissimo livello. Parliamo pur sempre di un vicecampione del mondo, un giocatore di esperienza e carattere".
Cosa manca al Milan?
"Credo che per essere competitivi e forse vincenti serva ancora un 30-40%".
Sui due addii ai rossoneri:
"Più difficile quello da calciatore o da dirigente? Ovviamente da giocatore, quelle emozioni sono irripetibili. Io amo anche l’ufficio, ma il magico quadrato verde è un’altra cosa. Ed è normale sia così".
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