Lega Serie A, bocciato l'algoritmo: cosa succederebbe in caso di stop? Il punto
Negli ultimi giorni si è fatto un gran parlare dell'ormai celebre algoritmo da utilizzare in caso di mancata conclusione della Serie A, pronta a ripartire il prossimo 20 giugno dopo la lunga pausa forzata dovuta al Coronavirus.
Oggi pomeriggio, nell'assemblea di Lega, si è parlato anche di questo e la maggior parte dei club, 16 società, ha votato per il piano B che non contempla il suddetto algoritmo: in caso di stop, se non ci saranno verdetti già matematici, si ricorrerà al semplice calcolo della media punti moltiplicata per le partite mancanti delle varie squadre.
Una procedura che, in assenza di certezze già sicure matematicamente, non prevederebbe scudetto e nemmeno retrocesse, spiega La Gazzetta dello Sport: in sostanza sarebbe valido solo per qualificazione a Champions ed Europa League. Una posizione al vaglio, ovviamente, del prossimo Consiglio Federale in programma l'8 giugno.
Questo il comunicato ufficiale diffuso dalla Lega Serie A dopo l'assemblea: "Per quanto riguarda i principi previsti dal Comunicato 196/A della Figc, e in vista delle relative delibere che dovranno essere assunte in seno al Consiglio Federale del prossimo 8 giugno, l'Assemblea ha dato indicazione ai rappresentanti della Lega Serie A di votare in favore di soluzioni che salvaguardino sempre il merito sportivo qualora non fosse possibile portare a termine il campionato di Serie A TIM".
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