Le squadre del ventennio (2000-2020): il Napoli di Maurizio Sarri
Quella di Maurizio Sarri è una scelta che non tutti, a Napoli, capiscono. Il coach di Figline Valdarno non ha mai allenato una big. Ha fatto bene ad Empoli, una piccola realtà. Eppure De Laurentiis difende a spada tratta la sua scelta: "Se Maurizio fa male, prendetevela con me che l'ho scelto". I fatti hanno dato ragione al presidente. Il Napoli di Maurizio Sarri entusiasma tutti, non solo i tifosi azzurri. I partenopei, nel triennio sarriano, esprimono il gioco più bello d'Italia e sono l'unica squadra in grado di mettere in discussione il dominio della Juventus.
Il gioco più bello d'Italia (e non solo) e il record dei 98 punti. L'Europa l'unica pecca
Nella stagione 2017/2018 il Napoli lotta fino alla fine per la conquista dello Scudetto. Resta ancora nella memoria collettiva la storica vittoria in casa della Juventus con il punteggio di 0-1. L'impresa dei partenopei viene però vanificata dal successo dei bianconeri in casa dell'Inter. Il Napoli, demoralizzato, perde a Firenze, dicendo definitivamente addio al sogno di conquistare il terzo titolo della sua storia. La stagione resta comunque più che positiva. La compagine di Sarri conquista 91 punti in classifica contro gli 86 dell'anno precedente. Mai prima d'ora un club che ha superato i novanta punti non ha anche vinto il campionato. Unica pecca l'Europa. Il Napoli esce dai gironi di Champions League approdando in Europa League, ma viene eliminato dall'RB Lipsia.
Il credo tattico di Maurizio Sarri
Maurizio Sarri, nella sua avventura a Napoli, ha provato inizialmente il 4-3-1-2, con la presenza di un trequartista dietro le due punte. Il coach toscano, tuttavia, si è poi reso conto che quel sistema di gioco non era adeguato alle caratteristiche dei calciatori che aveva in organico. L'allenatore ha quindi deciso di optare per il 4-3-3. La mossa di Sarri si è rivelata subito vincente. Con le tre punte il Napoli diventa una squadra imprevedibile per le malcapitate difese avversarie.
La trasformazione di Dries Mertens in un grande numero 9
Dries Mertens, con Maurizio Sarri, viene trasformato in una punta centrale. Complice l'infortunio di Arek Milik, il coach toscano schiera il belga al centro del suo attacco. I risultati non tardano ad arrivare. Nella sua prima stagione da punta, l'ex esterno sinistro del Psv realizza ben 28 goal solo in campionato. Maurizio Sarri, nel corso della sua avventura a Napoli, ha valorizzato tanti calciatori, Mertens più di tutti gli altri.
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