Le canzoni e gli inni ufficiali nella storia degli Europei

Da Svezia 92 a Germania 2024: le canzoni che accompagnano gli Europei.
Euro - "France v Romania"
Euro - "France v Romania" / VI-Images/GettyImages
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Il filo conduttore che lega indissolubilmente ogni competizione internazionale, che si tratti di Mondiali o di Europei, è la natura trascinante e popolare dell'evento: è nota la voglia di condivisione e partecipazione che trascende anche il discorso prettamente sportivo, con addetti ai lavori e malati di pallone che si mescolano all'appassionato più occasionale ma pronto, ugualmente, a scendere in piazza (fisicamente o meno) e a far sentire la propria voce.

L'evento sportivo si fonde in tutto e per tutto con lo show, lo sguardo tecnico e quello più festaiolo si uniscono e tratteggiano un discorso tutto speciale, quello che ogni quattro anni (restando agli Europei) ci porta a riscoprire una forma, effettiva e anche virtuale, di comunità calcistica.

Esistono poi una serie di fattori che, alla fine, istituzionalizzano questa comunità e aiutano ad alimentare il clima di festa e di attesa: l'evento calcistico diventa anche occasione di scoperta musicale, musica talvolta legata al Paese ospitate e alla sua cultura, o più spesso - tra divertimento e un pizzico di retorica - musica da canticchiare e da tenere in testa il tempo di un'estate. Ecco dunque tutti gli inni ufficiali degli Europei dal 1992 a Euro 2024:

1. Svezia 1992: Towe e Peter Joback - More than a game


Edizione doppiamente scandinava quella del 1992: Svezia come Paese ospitate e Danimarca vincitrice contro ogni pronostico, dopo il ripescaggio al posto della Jugoslavia.

Il ritornello del pezzo More than a game porta in sé in maniera eclatante la provenienza: intro tipica da inno, anche un po' retrò, una prima parte dal forte impatto emotivo e un ritornello (appunto) in pieno e voluto stile Abba, con cori e controcanti pronti a restare in mente. La canzone non ebbe però un grande successo, al di là dei riferimenti, arrivando solo al trentesimo posto nella chart nazionale.

2. Inghilterra 1996: Simply Red - We're in this together


L'inno ufficiale di Euro 1996, competizione andata in scena in Inghilterra, fu al centro di un caso o comunque di un fraintendimento: in tanti riconoscevano come inno il pezzo Three Lions ma, ufficialmente, la canzone di quel torneo era proprio quella dei Simply Red.

Una canzone arricchita da un video ufficiale che ricalca un po' la retorica del calcio come mezzo di unione tra popoli e culture, espressa già fortemente dal titolo e dal testo. Tanti giocatori pronti a entrare in campo con maglie diverse, con la voglia di scoprire un'appartenenza comunitaria prima ancora di uno spirito di rivalsa nazionale. Inevitabile, almeno dal punto di vista emotivo, che il pubblico inglese sentisse più vicino un altro pezzo...


Three Lions - Baddiel, Skinner e Lightning Seeds: la più cantata in occasione di Euro 1996, soprattutto dai tifosi inglesi, seppur non si trattasse dell'inno ufficiale. Un brit pop che ricordava come "il calcio stesse tornando a casa" (it's coming home), di sicura presa sui tifosi dei Tre Leoni. Un pezzo che vanta peraltro 45 milioni di visualizzazioni su YouTube, numero che ne testimonia il successo anche rispetto all'inno ufficiale dei Simply Red.

3. Olanda e Belgio 2000: E-Type - Campione 2000


Inno ufficiale del torneo che segnò il battesimo calcistico del nuovo millennio, un battesimo totalmente intriso della retorica del football come comunità in festa, stavolta però (per la prima volta) con un ritmo spiccatamente dance, ricalcando poi quel che le classifiche proponevano in quel periodo durante la stagione estiva.

Il brano in questione, col titolo che del resto è tutto un programma, ottenne successo in Svezia (Paese natale del produttore) più che nel resto d'Europa: il ritornello è di fatto un coro da stadio vero e proprio, il video vede invece susseguirsi immagini di tifosi e campioni esultanti dopo il gol.

4. Portogallo 2004: Nelly Furtado - Força


Nelly Furtado, cantautrice canadese ma con cittadinanza portoghese, fu la voce dell'inno ufficiale del 2004: un Força cantato a gran voce per sostenere il Portogallo, con sottofondo di ukulele (in linea col titolo del suo secondo album, Folklore) e un testo che alterna l'inglese delle strofe al portoghese del ritornello.

Il video ufficiale vede le immagini della cantante alternarsi a un bambino che gioca per strada con la maglia, ovviamente, della Nazionale lusitana e che riesce infine e con l'aiuto dei presenti a recuperare il pallone perduto.

5. Austria e Svizzera 2008: Enrique Iglesias - Can you hear me


Un altro nome di successo dopo Nelly Furtado, gli Europei del 2008 videro Enrique Iglesias come voce ufficiale dell'inno, col pezzo Can you hear me eseguito anche prima della finale tra Spagna e Germania davanti a uno stadio Ernst Happel stracolmo.

"So let the party begin" attacca il ritornello, col video ufficiale che ancora una volta ritrae gente in festa che, tra un balletto e l'altro, si diletta a palleggiare e si concede giocate acrobatiche tendenti al circense più che al calcistico.

6. Polonia e Ucraina 2012: Oceana - Endless Summer


La quintessenza dell'inno ufficiale di una grande competizione: riferimenti caraibici perfettamente inquadrati nella stagione estiva, un tastierone dance dei primi anni '90 a farsi sentire, un coro che resta appiccicato in testa fin da subito e un chiringuito attorniato da gente col drink in mano.

Oceana fece senz'altro centro, il video ha superato 90 milioni di visualizzazioni su YouTube e il brano raggiunse a suo tempo il primo posto in Polonia e in Repubblica Ceca. Il video ufficiale alterna scene ambientate in spiaggia a panoramiche degli scenari di Polonia e Ucraina, Nazioni pronte a ospitare quell'edizione degli Europei: un mix sulla carta stridente che però, evidentemente, ebbe un suo successo.

7. Francia 2016: David Guetta feat Zara Larsson - This one's for you


David Guetta si dimostrò la macchina da guerra che tutti si aspettavano, andando a produrre This one's for you in occasione degli Europei francesi del 2016, con la svedese Zara Larsson alla voce.

Un successo importante del dj dimostrato oggi da 277 milioni di visualizzazioni su You Tube: al brano prodotto da Guetta contribuirono peraltro migliaia di tifosi con il coro che si può sentire nella seconda parte del pezzo.

8. Euro 2020: Martin Garrix feat Bono e The Edge - We are the people


Gli europei itineranti per eccellenza, quelli che hanno cambiato loro malgrado l'anno oltre al Paese tra le varie fasi, provano ad affidarsi a due icone del rock come Bono e The Edge degli U2.

Un tiro solo vagamente più "rock" del solito ma solo negli intenti, con una produzione di Martin Garrix perfettamente in linea con gli inni delle grandi competizioni e con nessuna sorpresa in particolare, a partire dalle immancabile tastiere dal gusto dance e dal contributo piuttosto marginale e timido del chitarrista degli U2. Il video ufficiale tende ad essere più che mai inclusivo, raffigurando tante facce diverse del calcio e numerose culture pronte a mescolarsi. Il tutto condito da riferimenti espliciti all'Irlanda di Bono e The Edge.

9. Euro 2024: MEDUZA, OneRepublic, Leony - Fire


Si abbandona la formula itinerante dell'Europeo per tornare alla dimensione nazionale, con un singolo Paese protagonista, senza però che ci siano riflessi diretti della scelta - la Germania - sul brano ufficiale che accompagna Euro 2024.

Niente riferimenti folkloristici o connessi in particolare al Paese ospitante, dunque, ma una collaborazione tra gli statunitensi OneRepubblic, il trio di DJ italiani Meduza e la cantante tedesca Leony (che canta comunque in inglese). Lo sfondo del video musicale è quello consueto, a cui ormai ci siamo abituati nel corso dei decenni: bambini delle diverse nazionalità che imitano le gesta dei propri idoli e tifosi sugli spalti, pronti a sostenere le proprie Nazionali.

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