Le 5 cose che non vorremmo rivedere del calcio pre-lockdown
Il calcio italiano è finalmente ripartito. La gara tra la Juventus e il Milan ha avuto ascolti eccezionali e non c'erano dubbi. La gente aveva bisogno di respirare un clima diverso. Il ritorno del calcio è molto più importante di quanto si creda. Non è solo uno sport, ma molto di più. Nulla riesce ad unire e a dividere come il calcio. Ci sono però cose che non vorremmo rivedere. Eccole in basso.
Le polemiche
Il calcio è uno sport e, in quanto tale, l'aspetto tecnico dovrebbe sempre prevalere sulle polemiche. Sarebbe bello ammettere la superiorità dell'avversario. Forse la mia è solo una utopia, un qualcosa di irrealizzabile. Mi piacerebbe tuttavia leggere commenti solo tecnici, discorsi su moduli e sistemi di gioco. Basta parlare solo di complotti e favoritismi vari. Se tutto è combinato, così come dicono in tanti, allora perché seguire il calcio? Sarò l'ultimo dei romantici, ma non credo alla malafede dei protagonisti di questo meraviglioso sport. In caso contrario mi dedicherei ad altro.
Gli infortuni
In Italia si giocherà tantissimo e ciò porterà, inevitabilmente, ad un aumento degli infortuni. La speranza è che, grazie soprattutto alle cinque sostituzioni, le varie squadre riescano a preservare i loro atleti migliori. In Bundesliga, nelle prime giornate del campionato dopo la ripresa, tanti calciatori sono stati vittime di noie muscolari. La speranza è che in Italia le cose possano andare meglio.
Le perdite di tempo
Le perdite di tempo sono un qualcosa che va contro lo stesso concetto di sport. Chi è in vantaggio, di solito, ha tutto l'interesse a calare i ritmi e ciò potrebbe essere anche comprensibile. Inammissibile, invece, avere dei comportamenti palesemente anti-sportivi. Penso a quei calciatori che dalla panchina lanciano i palloni in campo oppure a certe sceneggiate volte solo ad interrompere il gioco. Vincere è importante, ancora di più farlo nel modo giusto.
Le bestemmie
Le bestemmie sono un qualcosa di inaccettabile. Il rischio è che, certe parole, soprattutto senza pubblico, possano essere udibili a tutti il pubblico televisivo. E non sarebbe sicuramente edificante considerando anche il calcio viene visto anche da tantissimi ragazzini. I calciatori siano da esempio per i milioni di tifosi che pendono dalle loro labbra. Dimostrino la loro grandezza non solo calciando un pallone...
Cori discriminatori
I tifosi sono una componente essenziale del calcio. Si parla a giusta ragione di dodicesimo uomo in campo. Peccato che grippi più o meno di tifosi rovinino lo spettacolo intonando cori offensivi nei confronti degli avversari. Basta giustificare razzismo e discriminazione territoriale parlando di "cose normali". Il calcio non è un mondo a parte. Gli sgottò sono simpatici, le offese no!
Segui 90min su Facebook, Instagram e Telegram per restare aggiornato sulle ultime news dal mondo della Serie A!