La Marca: "Juventus, quante pecche nella rosa. Mandzukic, che rimpianto"
Il giornalista e conduttore televisivo, Domenico La Marca, ha parlato a 90min Italia della eliminazione della Juventus in Champions League e si è proiettato alla sfida dell'Atalanta con il Psg. Ecco le sue parole:
Juventus-Lione, che partita è stata?
"Quella con il Lione era una sfida delicata e lo si sapeva, purtroppo l’undici di Garcia ha mostrato una condizione atletica di buon livello, nonostante la lunga inattività e la sfida con il Psg, che si era prolungata sino ai rigori. Il rigore concesso dal non fortunatissimo Zwayer ha reso ancora più arduo il compito dei bianconeri con un Lione che ha potuto così gestire il doppio vantaggio. I bianconeri soprattutto in queste partite ci hanno abituato a prove di carattere, ma questa volta di carattere si è visto ben poco. Il gioco di Sarri ha latitato, leit motiv della sua stagione alla Juventus, è solamente le giocate di uno strepitoso Ronaldo hanno permesso di mantenere incerto l’incontro sino all'ultimo. La manovra della Juventus è stata lenta e farraginosa e questo ha favorito il Lione che si è potuto difendere con estrema facilità e sempre con tutti gli effettivi. Si evidenziano le grandi prove di Aouar e Bruno per i transalpini mentre davvero incolore l’addio di Pjanic, la cui prestazione ha inciso notevolmente sulle sorti europee della Juventus. Inoltre la brutta notte europea ha confermato le pecche di una rosa, manca un vero regista a questa Juventus ed in attacco sarebbe servito un ulteriore rinforzo di valore con caratteristiche differenti e di maggiore peso specifico in area di rigore per offrire un’alternativa di gioco, tanti rimpianti per la cessione di un giocatore spesso sottovalutato come Mandzukic".
Chi è il maggiore responsabile della disfatta bianconera?
"Quando si perde il primo ad essere criticato è sempre il tecnico, questa è una regola non scritta del calcio. Sarri sicuramente non è riuscito ad inculcare il suo credo calcistico ai campioni della Juventus, che anche col Lione hanno dimostrato di voler giocare sempre con la palla tra i piedi, poco e nulla si è visto in questa stagione del suo calcio fatto di triangolazioni e di movimenti con palla e senza. Spesso queste sue difficoltà sono state nascoste dalle giocate dei fuoriclasse, in particolare modo da Ronaldo e Dybala, allo stesso tempo Sarri non è mai apparso totalmente in sinergia con tutto l’ambiente bianconero. Premesso ciò sarebbe riduttivo concentrare tutte le colpe di questa debacle su Sarri, visto che chi ha preso questo tecnico era consapevole che vi era necessario del tempo per tentare di compiere una totale metamorfosi nella testa dei giocatori della Juventus. Inoltre non è un mistero che la rosa che è stata messa a disposizione di Sarri non sia propriamente congeniale al modo di intendere il calcio così specifico e particolare di questo tecnico".
Cosa è mancato alla Juventus?
"Un vero regista in grado di farsi portavoce in campo dei dettami tattici di Sarri, un centrocampista capace di spaccare le partite, inoltre gli acquisti a “parametro zero” di Rabiot e Ramsey in tal senso non hanno portato i frutti sperati. Una vera alternativa di Alex Sandro non è mai stata presa in considerazione e forse un Pellegrini in panchina poteva ritornare utile, stesso discorso dicasi in attacco dove nel mercato di gennaio doveva essere presa una punta maggiormente fisica".
L'Atalanta affronterà il Psg ai quarti di Champions
"Dispiace tanto per Josip Ilicic, mi auguro che possa ritornare il prima possibile in campo, un talento come lui è una delizia per tutti gli amanti di questo sport. Il Psg è un avversario davvero ostico ed in questa stagione la squadra di Tuchel sembra essere più convincente ma anche per i transalpini bisognerà valutare le condizioni di Mbappè e di Verratti, entrambi non al meglio e soprattutto giocatori fondamentali in una rosa comunque stellare come quella dei transalpini. Il Psg dovrà stare molto attento a quest’Atalanta, prendere sotto gamba l’undici di Gasperini potrebbe rivelarsi letale, inoltre la compagine bergamasca non ha nulla da perdere, visto che aver raggiunto i quarti di finale alla sua prima partecipazione è già motivo di vanto. Sarà determinante l’intensità che l’Atalanta riuscirà ad imprimere all'incontro, mantenendo i ritmi elevati l’undici di Gasperini potrà sopperire alla maggiore qualità del Psg. Mi auguro che l’Atalanta possa regalare al calcio italiano un’altra notte indimenticabile, lo merita la società e soprattutto la gente di Bergamo".
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